Furti a raffica nei capannoni della zona industriale di Molina. “Visitate” dai ladri 7 aziende
Sarebbe salito a sette il numero di aziende prese di mira in rapida successione a Molina di Malo, in zona industriale, nella notte tra mercoledì e giovedì, prima dello scattare di un allarme intorno alle 4 del mattino. Una banda organizzata di ladri che ha tentato di forzare – in almeno un paio di casi riuscendo nell’intento – gli infissi di più stabilimenti produttivi presenti tra via dell’Artigianato, via della Tecnica e via del Lavoro.
Danneggiando cancelli ed ingressi, per diverse entità di danni, oltre a portare via dalle aziende “visitate” fondi cassa e materiale di lavorazione da rivendere nel mercato nero, smartphone, mentre dalle forze dell’ordine viene smentita la voce del furto di un furgone. A distanza di poco più di 24 dalle scorribande predatorie dell’altro notte, però, non è certo che tutti gli imprenditori interessati dall’evento di cronaca abbiano presentato denuncia ai Carabinieri della stazione di Malo.
Colpi in serie che vedrebbero come protagonisti dei ladri esperti, che in un relativamente breve lasso di tempo e dopo essersi pare divisi i “compiti” si sono fatti largo tra i capannoni aggirando parte dei sistemi di sicurezza e videosorveglianza, camuffati nei passamontagna. I militari facenti capo alla Compagnia di Schio hanno già acquisito del materiale audiovisivo utile alle indagini subito attivate dopo il primo sopralluogo nella zona.
L’allarme di almeno una delle ditte ha suonato alle 4 del mattino, mettendo probabilmente in fuga i delinquenti costretti ad interrompere il raid in grande stile, per quanto non si registrino ammanchi considerevoli. Cifre inferiori ai 200 euro che fungevano da denaro liquido per piccole spese, qualche telefonino e qualche utensile, in attesa comunque che il quadro definitivo della scorribanda notturna venga completato. Di certo, ieri mattina presto all’arrivo nelle rispettive sedi produttive, i titolari e i dipendenti della varie fabbriche si sono trovati di fronte a un’amara sorpresa, per la violazione della proprietà privata.
E’ andata “meglio” sicuramente a chi ha patito solo qualche “graffio” nei tentativi di scasso non andati a buon fine, ovviamente seguendo la prospettiva dei furfanti di turno, mentre in un paio di casi almeno bisognerà giocoforza sborsare delle cifre importanti o ricorrere a polizze assicurative per risarcire il danno e ripristinare lo status quo precedente alla notte di giovedì.