Parigi 2024: Italia d’argento in tiro a volo e canottaggio, amarezza nuoto
Quinto giorno dei Giochi Olimpici sottotono per gli Azzurri rispetto alle giornate precedenti: solo due medaglie d’argento. Per carità, è sempre meglio di niente, ma ci si aspettava di più dagli atleti in gara, soprattutto dal nuoto. E comunque, i due argenti, per aspetti diversi sono molto significativi. La 13° medaglia italiana a Parigi 2024 è arrivata dopo tanti anni dal tiro a volo e ancora una volta grazie a una ragazza: Silvana Stanco che si prende la piazza d’onore nella finale del trap femminile.
Una grande gioia per l’azzurra. La 31enne nata in Svizzera, ma cresciuta nell’avellinese, chiude seconda con il punteggio di 40/50 in una gara dominata da Adriana Ruano Oliva (45/50) che regala uno storico oro al Guatemala: è il primo di sempre alle Olimpiadi. Peraltro, la Ruano Oliva trionfa con tanto di nuovo record per questa disciplina. Medaglia di bronzo all’Australia con Penny Smith (32/40).
L’argento nel canottaggio. Splendidi Luca Rambaldi, Andrea Panizza, Luca Chiumento e Giacomo Gentili che chiudono la gara del 4 di coppia uomini con il tempo di 5’44”40. Troppo più forte l’Olanda che si prende l’oro con il crono di 5’42”00. Terzo posto per la Polonia (5’44”59). Grande prestazione degli azzurri, che si prendono una bella rivincita dopo il podio sfumato clamorosamente a Tokyo 2020. Decisiva la rimonta nel finale.
Delusione nuoto. Simona Quadarella non riesce a sfatare il suo tabù e chiude ai piedi del podio la 1500 metri stile libero donne. Una gara letteralmente dominata dall’americana Katie Ledecky. La 25enne nuotatrice romana ha provato a lottare per il bronzo con la tedesca Isabel Gose, ma si è dovuta arrendere nelle ultime vasche.
Amarezza Ceccon. Thomas Ceccon dopo il meraviglioso oro nei 100 dorso, non è riuscito a qualificarsi alla finale dei 200 dorso chiudendo al quarto posto la semifinale. Grande amarezza perchè per soli 7 centesimi l’azzurro è il primo degli esclusi. E dire che a un certo punto Ceccon era al secondo posto; un traguardo sfumato negli ultimi 20 metri. Peccato.