Docente dell’Itis Rossi trovato morto in casa dei genitori. Aveva solo 46 anni
A far scattare l’allarme, due giorni fa, erano state i messaggi e le telefonate senza ricevere mai risposta inviate dai parenti, facendo presagire che qualcosa di serio fosse capitato a un 46enne vicentino per residenza – a Vicenza città – e originario di Carmignano di Brenta. Un timore che si è rivelato cruda realtà, quando una parente si è recata nell’abitazione che in estate Dario Basso, insegnante di matematica e statistica all’Istituto Superiore Itis Rossi nel capoluogo berico, tornava ad abitare. La casa di famiglia, un tempo occupata dai genitori poi mancati.
Il ritrovamento dell’uomo senza vita risale a domenica mattina. Era cadavere già da più giorni, impossibile stabilire da quanti con certezza se non attraverso l’esame autoptico che la Procura berica potrebbe disporre a breve.
La speranza dei familiari normalmente in contatto con lui consisteva magari in un periodo di vacanza decisa in vista dei giorni più caldi d’agosto, ma l’anomalia del telefono che suonava a vuoto dopo un paio di giorni ha consigliato di approfondire. Purtroppo, per il professore, laureatosi all’Università di Padova vent’anni prima e poi in dottorato di ricerca all’interno del Dipartimento di Scienze Statistiche, era già tardi. Il 46enne non avrebbe avuto il tempo di chiedere aiuto, e non risultano elementi che portino a pensare ad un gesto autolesionista o alla presenza di terze persone. Il padovano d’origine viveva solo.
L’ipotesi della morte naturale, causata da un malore di origine cardiaca, sembra spazzare via in partenza altre opzioni per spiegare il dramma, fermi restando gli approfondimenti. Il docente – che viveva abitualmente nel capoluogo berico da qualche mese nell’alloggio non lontano dalla scuola superiore dove insegnava – potrebbe essere stato sorpreso da uno stato di malessere improvviso nel corso di una notte. Nel passato recente aveva sofferto di alcuni problemi di salute, ma nulla che costituisse avvisaglia di una morte imprevedibile e avvolta nel silenzio oltre che nel mistero.
Dario Basso era stato impegnato fino a tre settimane fa negli esami di Stato, seguendo la maturità dei suoi studenti dell’Itis Rossi a Vicenza. Al termine della sessione, si era come d’abitudine congratulato con i candidati, augurando loro le migliori fortune, e salutando i colleghi con appuntamento a settembre per la ripresa delle lezioni. Appuntamento che, purtroppo per l’insegnante da sempre affascinato dai numeri e dai problemi della materia che “amava far amare” agli studenti, verrà tristemente anticipato per l’ultimo saluto che gli sarà riservato. Si dovranno attendere dei giorni per conoscere la data delle esequie, dopo che il giudice di turno prenderà le decisioni richieste sul caso e concederà il nulla osta alla sepoltura della salma.