Traffico, il test con vigili e semafori off non ferma la polemica

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Montano rabbia e frustrazione a Piovene dove, complice il gran caldo di questa lunga estate d’afa, sono tanti i giorni – specie nel weekend – dove il paese ai piedi del Summano è rimasto ostaggio del traffico con vie letteralmente paralizzate e inevitabile aumento di smog felle auto incolonnate.

Una situazione non nuova, ultradecennale a dir poco, ma complici appunto le alte temperature con incremento del passaggio veicolare e la chiusura di una strada a Rocchette, ne risulta un quadro se possibile ancor più insostenibile con cittadini a chiedere provvedimenti. E qui si apre forse la partita più complicata. Se già il mese scorso infatti il neo sindaco Renato Grotto aveva spiegato che si sarebbe fatto celermente promotore di un tavolo coi primi cittadini di tutto il comprensorio per affrontare in modo condiviso l’annosa questione della viabilità – la situazione è particolarmente pesante anche a Cogollo del Cengio e, seppur in modo più settoriale, anche a Velo D’Astico e Arsiero – appare quantomai difficile pensare a soluzioni prêt-à-porter.

Un tentativo è stato fatto oggi, spegnendo i semafori e delegando la regolazione degli incroci alla Polizia Locale, ma l’idea che di per sé potrebbe mitigare la pesante congestione d’auto è stata in buona parte bocciata se non altro per il giorno scelto: “Oggi che avevano annunciato temporali proprio non aveva senso – lamenta ironicamente via social un lettore – reattività davvero olimpica”. E per un tentativo che andrà ripetuto, così come confermano dalla maggioranza, c’è un ex pronto a tornare in campo ricordando la sua di soluzione: “Avevamo già iniziato ad individuare due ZTL per i non residenti – scrive Erminio Masero – in Viale Vittoria e lungo Via Ponte Pilo, progetto che aveva già copertura economica oltre che condiviso con il Consorzio di Polizia Locale Alto Vicentino. Poi è chiaro e l’ho sempre detto: per una soluzione definitiva che torni a far respirare il paese serve il prolungamento verso nord della Valdastico”.

Anche a Cogollo situazione pesante: spesso le auto deviano per il centro creando ingorghi sino a oltre l’abitato di Mosson

Corsi e ricorsi storici. Sul tema è intervenuto anche un altro ex, stavolta di Cogollo del Cengio, che invece ha tenuto a precisare un altro argomento ricorrente quando si tratta di trovare una soluzione ad una viabilità oggettivamente inadeguata per simili ondate di traffico: “Il sottoscritto nel 2002 aveva lavorato per una bretella da Schiri a Piovene – commenta Francesco Dal Castello, primo cittadino di Cogollo fino al 2004 – coinvolgendo la Provincia, Società Auostrade oltre appunto ai Comuni di Piovene, Velo e Chiuppano: la progettazione era stata eseguita, ma bisognava crederci fino a fondo e risolvere le criticità. Comprese le diversità della politica”.