Discorso di Conte: “Voglio ridare fiducia ai cittadini”. “Mai razzisti ma basta business migranti”.
Un discorso lungo e molto sentito quello del neo premier Giuseppe Conte, durato un’ora e 15 minuti nell’aula di Palazzo Madama, dove alle 19.30 si voterà la fiducia al governo M5S – Lega.
“Bisogna dare risposte concrete ai cittadini. Voglio ridare loro fiducia” ha esordito il premier. “Oggi ci presentiamo a voi per chiedere la fiducia a favore non solo di una squadra di governo ma di un progetto per il cambiamento dell’Italia”, continua Conte. Poi l’elogio del populismo: “Se è l’attitudine ad ascoltare i bisogni della gente, allora lo rivendichiamo” ha dichiarato il premier che annuncia un progetto di “radicale cambiamento” mentre cita i capitoli del programma: dai diritti sociali alla legittima difesa, dal fisco più equo al daspo ai corrotti, al carcere ‘vero’ per i grandi evasori al taglio delle pensioni d’oro.
Poi sul tema migrazione afferma: “Non siamo e non saremo mai razzisti” ma “metteremo fine al business dell’immigrazione, cresciuto a dismisura sotto il mantello della finta solidarietà”, ha continuato Conte. Il premier si sofferma poi sulla tragica vicenda del 29enne sindacalista maliano ucciso da una fucilata mentre con due connazionali raccoglieva lamiere in una fabbrica dismessa nel Vibonese: “Uno tra i mille braccianti, con regolare permesso di soggiorno, che tutti i giorni in questo paese si recano al lavoro in condizioni che si collocano al di sotto della soglia della dignità. A lui e ai suoi familiari va il nostro commosso pensiero. Ma questo non basta. La politica deve farsi carico del dramma di queste persone e garantire percorsi di legalità, che costituiscono la stella polare di questo programma di governo” dice il premier, incassando l’applauso e la standing ovation dell’aula.
Sulla politica estera rassicura sulla posizione dell’italia, che rimane alleata degli usa e all’interno della nato, “ma – dichiara Conte – saremo fautori di un’apertura alla Russia, ci faremo promotori di una revisione del sistema delle sanzioni, a partire da quelle che rischiano di mortificare la società civile russa”.
Sulla pressione fiscale il premier ha affermato: “Ci ripromettiamo di introdurre misure rivoluzionarie che conducano a una integrale revisione del sistema impositivo dei redditi delle persone fisiche e delle imprese. L’obiettivo è la Flat tax, ovvero una riforma fiscale caratterizzata dall’introduzione di aliquote fisse, con un sistema di deduzioni che possa garantire la progressività dell’imposta, in piena armonia con i principi costituzionali”.
Standing ovation, con tanto di coro, per il presidente del Consiglio, dai banchi della maggioranza, nel momento in cui Giuseppe Conte ha parlato di lotta alla mafia e di aggressione alla sua economia. I senatori di Lega e M5s sono immediatamente scattati in piedi e hanno cominciato a scandire lo slogan “fuori la Mafia dallo Stato”. Conte ha avvertito: “Contrasteremo con ogni mezzo le mafie, aggredendo le loro finanze, le loro economie e colpendo le reti di relazioni che consentono alle organizzazioni criminali di rendersi pervasive nell’ambito del tessuto socio-economico”.
Il premier non ha mancato di toccare il tema della lotta ai privilegi della politica, molto caro al Movimento. “Negli anni a noi più prossimi abbiamo visto ridurre gli investimenti pubblici e comprimere i servizi fondamentali. Sono rimasti intatti, tuttavia, i privilegi della politica e i suoi sprechi – ha spiegato il presidente del Consiglio – Questo Governo intende agire con risolutezza. La lotta ai privilegi della politica e agli sprechi non è una questione meramente simbolica”.
Per Conte “occorre operare un taglio alle pensioni e ai vitalizi dei parlamentari, dei consiglieri regionali e dei dipendenti degli organi costituzionali, introducendo anche per essi il sistema previdenziale dei normali pensionati”. “Le cosiddette pensioni d’oro sono un altro esempio di ingiustificato privilegio che va contrastato. Interverremo sugli assegni superiori ai 5.000 euro netti mensili nella parte non coperta dai contributi versati – ha annunciato Conte -. Opereremo risparmi in tutte le sedi possibili e sono convinto che ci ritaglieremo ampi margini di intervento e conseguiremo risultati significativi”.