Morta la 30enne padovana colpita alla testa da una statuina a Napoli nei Quartieri Spagnoli

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Una tragica fatalità, un dramma indicibile che ha spezzato la vita di una giovane veneta di soli 30 anni, in vacanza con il fidanzato a Napoli e sul procinto di far rientro a casa. E’ morta in ospedale Chiara Jaconis, la turista padovana – residente a Parigi per motivi di lavoro – colpita alla testa da un oggetto pesante caduto domenica pomeriggio alle 15.46 da un balcone lungo una delle vie dei Quarteri Spagnoli, nel capoluogo campano. Ieri alle 10.45 l’amaro epilogo, dopo poco più di 40 ore di lotta per la sopravvivenza.

Una statuetta, parrebbe, che ha centrato in pieno alla capo Chiara mentre, valigie in mano, la coppia si stava avviando a piedi per prendere un mezzo di trasporto verso l’aeroporto. Il drammatico evento è avvenuto nel cuore di Napoli, a cui è seguita la corsa in codice rosso in ospedale e a distanza di due ore la constatazione del decesso della 30enne. Fatale per lei il trauma contusivo al cranio, con emorragia cerebrale.

Figlia di genitori calabresi emigrati in Veneto da quarant’anni, la vittima era nata a Padova dove era cresciuta fino al termine degli studi superiori. Poi l’università, tra Torino e Londra e l’impiego nella Ville Lumiére come merchandiser nella moda. Un destino senza scrupoli le ha strappato la vita in circostanze accidentali che rasentano l’assurdo, come testimonia il video di un B&B che ha ripreso la scena: la sfortunata ragazza, che camminava al centro di via Santa Teresella, è stata centrata in pieno dall’oggetto pesante di colore nero caduto da un alloggio privato. Qualche centimetro più in là e la giovane donna sarebbe rimasta al solo ferita, una questione di frazioni di secondo. Non si è accorta di nulla, non ha accennato alcun movimento per schivarlo.

Un frame del video che ha ripreso la scena. Pochi secondi dopo la tragedia

Il primo a soccorrerla in strada è stato il compagno Livio, rimasto incolume, accanto a lei nell’attimo in cui è accaduto l’incidente causato dalla negligenza di qualcuno tra i residenti della palazzina – possibile l’accusa di omicidio colposo , che ha immediatamente chiesto aiuto. Il fidanzato le è stato a fianco in ogni momento, in ambulanza e nel ricovero, con i genitori di lei a raggiungerla dal Veneto alla Campania già domenica. Il padre, per quanto affranto alla notizia della morte della figlia, ha voluto ringraziare medici e paramedici che hanno assistito Chiara tentando ogni via per salvarle la vita. Su Instagram, lei stessa, nelle ore precedenti postava delle immagini scrivendo che si trattava della sua prima volta a Napoli.