Mezzo milione per il ripristino di 6 siti dopo i dissesti a causa del maltempo di maggio ’24

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Uno scorcio del manufatto di via Rive a Magrè

Saranno avviati in queste prime settimane di autunno 2024 i lavori di ripristino di alcune tra le situazioni di dissesto idrogeologico prioritarie, conseguenze dell’ondata eccezionale di maltempo che ha colpito l’Altovicentino, e in particolare la città di Schio e le frazioni, nel mese di maggio scorso. Stanziati intanto circa 550 mila euro per far fronte ai primi 6 ambiti di intervento, tre i più urgenti, come da istanza da parte del Comune inoltrata alla Regione Veneto il 27 maggio 2024.

In cinque siti dove si apriranno i cantieri sono tra viale Roma e via Rive di Magrè, contrada Gonzati, contrada Nogare, strada Pozzani di Sotto, contrada Buzzaccari e Acquasaliente. In dettaglio ecco la descrizione sintetica dei piani di intervento.

Strada temporanea via Rive di Magrè – La zona oggetto d’intervento è ubicata nell’area agricola nei pressi dell’ecostazione tra viale Roma e via Rive di Magrè per un tratto di circa 185 metri. Si procederà alla realizzazione di una strada temporanea a servizio della viabilità locale. Lo svolgimento dei lavori riveste carattere di estrema urgenza, in quanto ad ogni evento piovoso di particolare consistenza si verificano altri allagamenti nelle proprietà circostanti e riversamenti di materiale ghiaioso sia nei terreni a ridosso dell’abitato limitrofo che lungo la strada di collegamento con le contrade a monte di via Rive Magrè, con conseguente necessità di provvedere a rimuovere tale materiale per permettere la viabilità in sicurezza e con rischio di erosioni carreggiata che ne comprometterebbero la transitabilità isolando i residenti. L’intervento è necessario per consentire il collegamento tra via Rive Magrè con viale Roma, garantendo l’accesso alle proprietà private e ai servizi pubblici nell’attesa di ripristinare la completa funzionalità del ponte sul Livergon. Il costo della strada provvisoria è di 55 mila euro e sarà oggetto di variazione di bilancio che verrà approvata dal consiglio comunale questa settimana.

Contrada Gonzati – Il tratto interessato è di 45 metri, dove il maltempo ha provocato un abbassamento di circa 50 cm del ciglio stradale. Da ripristinare l’asfaltatura. Il cedimento è dovuto all’effetto di gravità del ciglio a cui si è aggiunta una frana di versante. La soluzione adottata è una paratia tirantata di micropali con paramento a valle mediante una lastra cassero, solidale alla paratia mediante un getto di calcestruzzo. Questa soluzione si è scelta per poter mantenere aperta al traffico la strada (senso alternato con semaforo temporizzato) per il collegamento delle contrade a monte, l’ipotesi meno impattante per i disagi ai residenti. Verrà realizzato uno scavo contenuto, di 50/70 cm di larghezza per l’alloggiamento del cordolo di sommità, l’esecuzione di micropali verticali e tiranti inclinati, lo scavo a valle della paratia, esecuzione di nuovi tiranti alla base, il getto del cordolo a sostegno del paramento di una lastra cassero, il riempimento in calcestruzzo tra lastra e micropali verticali, il ripristino del profilo del terreno di valle esistente, il ricollocamento di un nuovo guard-rail ed infine il ripristino del manto stradale.

Contrada Nogare – L’ammaloramento accertato consiste in fessurazioni longitudinali del manto stradale con cedimento del ciglio. Si prevede la messa in sicurezza del muro mediante un sistema di tiranti passivi (soil nailing) che bloccano con piastre a cinque punte i sassi del muro. Il tratto interessato presenta un muro in parte a secco in sasso e in parte in calcestruzzo di scarsa qualità con altezza di tre metri per una lunghezza di circa 17. Il manto stradale è gravato da cedimenti del ciglio già più volte riasfaltato. Si prevede la completa demolizione e ricostruzione con un muro a mensola fondato su pali. Tale soluzione, che comporta un disagio per i residenti, si ritiene l’unica possibile in quanto soluzioni con chiodature o berlinese comporterebbero delle servitù dovute ai tiranti permanenti ancorati sotto le fondazioni degli edifici esistenti.

Frana sopra Schio, su una via di collegamento tra SS Trinità e località Piane

Strada Pozzani di Sotto – Il tratto interessato presenta una lunghezza di circa 35 metri. L’ammaloramento accertato consiste in fessurazioni longitudinali del manto stradale con cedimento del ciglio di valle. La soluzione adottata prevede la realizzazione di un cordolo in tirantato. Verrà effettuato uno scavo contenuto (50/70 cm di larghezza per il cordolo un getto di magrone alla base 10/1 5cm per il livellamento del piano di appoggio, l’inserimento di chiodature in barre verticali ed inclinate, il getto del cordolo, la riprofilatura del terreno esistente a valle, ricollocamento del guard-rail ed infine il ripristino del manto stradale.

Contrada Buzzaccari – Nel tratto interessato è presente una tubazione da 20 cm che disperde superficialmente sul prato le acque di una caditoia stradale posta a monte. A valle è presente una zona di versante instabile ed il continuo apporto localizzato di acqua meteorica amplifica la possibilità di smottamenti. La soluzione adottata prevede la realizzazione di un pozzetto a valle dove si innesta la tubazione esistente in cls, lo scavo di una trincea dimensioni 50×50, la posa di un tubo in Pvc corrugato 250 mm con scolo in una valletta laterale posta a circa 20 metri ed il ritombamento con ripristino della situazione ante operam.

Acquasaliente – Il tratto interessato presenta una lunghezza di circa 25 metri. L’ammaloramento accertato consiste in fessurazioni longitudinali del manto stradale con cedimento del ciglio di valle a volte significativo. La soluzione adottata prevede la realizzazione di un cordolo chiodato e tirantato e laddove il cedimento è più consistente, viene realizzata una struttura di sostegno tipo Supergabion (posta sotto il cordolo) per l’ammorsamento nel terreno stabile. Verrà effettuato uno scavo molto contenuto (50/70 cm di larghezza per l’alloggiamento del cordolo/gabbionata) un getto di magrone alla base 10/15 cm per il livellamento del piano di appoggio, l’inserimento di chiodature in barre tipo Sirive verticali ed inclinate, il getto del cordolo., la riprofilatura del terreno esistente a valle, il ricollocamento del guard-rail ed infine il ripristino del manto stradale.

Nella galleria alcune immagini tratte dall’archivio di maggio 2024 con gli effetti del maltempo in Altovicentino