Inferno di fuoco a Gallio, trovati tra le macerie i resti del corpo del medico in pensione

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AGGIORNAMENTO ORE 11 – E’ stato rinvenuto questa mattina il corpo di un uomo senza vita tra le macerie della palazzina privata di tre piani crollata ieri a Gallio in seguito alla doppia deflagrazione avvenuta in via Ech. Si tratterebbe dunque del cadavere di Luigi Rossato, medico in pensione, che viveva nello stabile con la moglie Sonia e due figli. Per tutta la notte le ricerche erano state vane. In corso le procedure formali di riconoscimento, rese difficili dalle condizioni del corpo, dopo una prima analisi operata da un medico legale.

“Le operazioni di ricerca dei vigili del fuoco del personale Usar (Urban Search And Rescue) – si legge nell’aggiornamento inviato dal comando dei pompieri – effettuate nell’abitazione coinvolta nell’esplosione di via Ech, hanno portato al rinvenimento di elementi che sono al vaglio del medico legale per l’identificazione, i quali potrebbero essere riconducibili alla persona dispersa”.


ORE 8 – Un botto tremendo e improvviso
, alle 17 circa di martedì 1 ottobre, ha scosso Gallio e tutto l’Altopiano. E dopo l’attivazione di un piano di intervento straordinario con impegnati tutti i vigili del fuoco di Vicenza e provincia in supporto alla squadra locale di Asiago, per spegnere le fiamme del doppio incendio indotto da gas metano fuoriuscito, in via Ech al civico 6 si è cercato nella notte di rinvenire l’inquilino che manca all’appello. Non si trova la persona dispersa, il dott. Luigi Rossato, il 72enne medico dell’Ulss da tempo residente in Altopiano, specialista in igiene e medicina preventiva, rimasto verosimilmente sepolto sotto le macerie, e tutt’ora (alle 8 del mattino seguente) non ancora ritrovato. La rilevazione di gas all’interno dell’edificio (sul lato non crollato) ha rallentato da ieri sera le operazioni di scavo per ragioni di sicurezza, poi attivate e proseguite per l’arco temporale notturno sotto le macerie rimosse.

Miracolosamente salvo ma ferito e ricoverato nel polo ospedaliero dell’Altopiano il figlio di 26 anni del disperso, sbalzato all’esterno dall’esplosione, che pare causata dalla rottura di una tubatura del gas metano di media pressione, nel corso degli scavi per la posa della fibra ottica a Gallio. Illesa la donna, moglie di Luigi e madre, che si trovava in quegli attimi drammatici al di fuori della villetta a tre piani. Il quarto membro della famiglia, l’altro figlio della coppia, si trova fuori sede per lavoro (vive a Padova). E’ stato portato in salvo invece il cagnolino della famiglia.

Due i momenti che hanno determinato l’emergenza, secondo quanto si è potuto ricostruire fin qui e in attesa dell’avvallo degli investigatori sul caso: un primo scoppio, determinato dalla fuga di casa dopo che il tubo è stato tranciato accidentalmente da un escavatore di una ditta esterna ai gestori della rete; un secondo più fragoroso, una manciata di minuti dopo, che ha causato il crollo di una grossa porzione della palazzina privata, con fiamme a propagarsi per decine di metri su giardini, piante e strade intorno. Gli operai al lavoro nel cantiere stradale hanno fatto appena in tempo ad allontanarsi per segnalare il problema, evitando di venire travolti dall’esplosione e dalle vampate di fuoco. Tutti incolumi.
Lo stesso non si può dire, invece, per la famiglia Rossato, con il medico – pare si trovasse si in casa per un periodo di convalescenza dopo un programmato intervento ad una spalla – che probabilmente alle 17 di ieri riposava in camera da letto al piano superiore. Proprio i quella parte dello stabile poi crollata alla deflagrazione, mentre le stanze rimaste “in piedi” sono state assalite dall’incendio.

 

Una cinquantina i pompieri vicentini accorsi sullo scenario del fatto di cronaca, tutti al lavoro per ore incessantemente per spegnere le lingue di fuoco e, in un secondo momento, avere accesso a ciò che resta della palazzina. A supporto a Gallio anche la squadra speciale da Mestre composta dgli Usar (Urban search and rescue), specializzati nelle ricerche sotto i detriti. Finora, nemmeno il loro apporto ha permesso di ritrovare l’uomo disperso. Intanto nella cittadina altopianese il sindaco Serenella Sambugaro ha attivato il Centro Operativo Comunale e ordinato l’evacuazione delle abitazioni vicine al luogo della tragedia, che hanno trovato ospitalità dai parenti, su invito dei vigili del fuoco.