Pontida, il raduno della Lega con Orban: “Salvini è un eroe”
Viktor Orban è stato accolto sul palco di Pontida da numerosi applausi. Il primo ministro ungherese ha ringraziato il pubblico mettendosi la mano sul cuore, poi ha indicato Salvini e lo ha nominato “eroe” della giornata e non solo: “Noi in Ungheria festeggiamo Salvini come un eroe perché ha chiuso i confini e ha difeso le case degli italiani. Anzi, ha difeso anche l’Europa e meriterebbe una onorificenza e non un procedimento giudiziario. Quello in corso è una vergogna”. Poi Orban ha aggiunto: se continuerà l’immigrazione irregolare in Europa, “noi da Budapest i migranti li porteremo a Bruxelles e li deponiamo davanti agli uffici di Bruxelles. Se vogliono quei migranti che se li tengano!”.
Quindi l’intervento di Salvini stesso che, parlando dal palco, ha fatto riferimento a diversi temi d’attualità. “L’autonomia, dopo 30 anni di battaglie, è realtà e legge dello Stato, e indietro non si torna”, ha detto Salvini all’inizio del suo intervento. Poi è intervenuto sull’autonomia differenziata. “È il futuro, è merito, efficienza”. Parlando della Manovra, invece, il leader leghista ha sottolineato: “Se qualcuno deve pagare qualcosa in più, paghino i banchieri e non gli operai”. E ha aggiunto: “Il governo è compatto, è un governo di amici prima ancora di alleati. Ogni tanto ovviamente discutiamo”. Riguardo agli stranieri in Italia, “il problema non è il colore della pelle o dove il buon Dio ti ha fatto nascere. Però la ricetta per i prossimi anni non è concedere più cittadinanze o regalarle il più velocemente. La priorità, per la Lega, è di revocare la cittadinanza a quelli che delinquono. La cittadinanza è un atto di fede”.