Grotte di Oliero devastate dal maltempo. Parco e musei nell’ex cartiera invasi dall’acqua

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In tanti ad aiutare ieri per sistemare l'area colpita dal maltempo

L’intensità delle piogge con ingrossamento del fiume Brenta per la discesa di rivoli d’acqua dai monti intorno ha causato dei danni devastanti l’altro giorno nel sito che ospita il parco naturale “Grotte di Oliero”, un luogo caro in particolar modo a chi pratica le immersioni subacquee, ma non solo. Tanto che, già ieri, all’indomani del problema inatteso, un gruppo di persone ha imbracciato pale e rastrelli rimboccandosi le maniche per procedere alla pulizia dal fango e melma, e riversare all’esterno l’acqua che ha invaso parte degli edifici, devastando le collezioni di reperti custoditi nei musei.

Allagamenti di alcuni piani al suolo e sottosuolo e una frana che ha reso impraticabile uno dei sentieri intorno sono stati provocati dal forte maltempo nel corso della notte tra martedì e ieri, così come altre criticità si sono presentate nei dintorni sempre a Valstagna, nel Comune di Valbrenta, anche nel centro del paese. Quantificare i danni in Oliero all’indomani è difficile, ma una prima stima si aggira dai 250 mila euro in su.

Un lavoro durato parecchie ore, in particolare nell’area antistante all’ex cartiera Burgo, la sede dei musei delle grotte che arricchisce l’offerta turistica e culturale già donata dalla natura di quei posti. Il Museo “Parolini” dedicato a speleologia e alle risorgive carsiche è solo uno dei locali che sorge all’ingresso del parco, insieme all’esposizione permanente sulla storia delle cartiere, una tappa frequentata ogni anno e in particolare d’estate da centinaia di visitatori. Sul posto ieri, oltre agli operatori del parco naturalistico, anche volontari di Protezione Civile, vigili del fuoco e tecnici comunali.

I musei sono distrutti e sommersi, il bar e tutte le parti tecniche allagate con tonnellate di melma“. Impossibile fare una stima dei danni a meno di 48 ore dall’evento meteo le cui conseguenze imprevedibili hanno portato un comprensibile scoramento tra chi lavora in questi luoghi ogni giorno: servirà del tempo per capire cosa si potrà recuperare e cosa invece è andato perso per sempre, oltre alla riparazione o sostituzione di apparecchiature elettroniche andate in tilt: dai refrigeratori ai modem, server e monitor espositivi. In ogni caso, la stagione delle visite alle Grotte di Oliero si chiude in anticipo per cause di forza maggiore, e si procederà ai lavori di ripristino nei mesi invernali. “Le Grotte riapriranno il prossimo anno più belle e più forti di prima!” si legge in un post, con il gestore Pontarollo e il suo staff già al lavoro per accorciare i tempi, lanciando un appello alla Regione Veneto per ricevere un aiuto concreto.