Settore automotive in crisi, i sindacati proclamano lo sciopero per domani

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Futuro prossimo incerto per aziende e decine di migliaia lavoratori che fanno parte della filiera dell’industria automobilistica, o meglio dire dell’automotive utilizzando terminologia moderno, con le varie sigle sindacali a presentare una serie di istanze a mondo politico e industriale e proclamare uno sciopero per i dipendenti del settore. In mobilitazione si annunciano in particolar modo gli impiegati del metalmeccanico, ma non solo.

Domani, venerdì 18 ottobre, saranno proprio loro ad incrociare le braccia nel Vicentino come nel resto d’Italia, con una delegazione a partecipare alla manifestazione di protesta a Roma. Quesiti e richieste vengono indirizzati in particolare al Gruppo Stellantis, la holding internazionale che controlla i marchi italiani Fiat, Lancia e Alfa Romeo tra gli altri, e che impiega migliaia di maestranze anche in Veneto.

La crisi che si sta abbattendo sul settore automotive e su Stellantis rischia di trasformarsi in una crisi del settore che coinvolge l’intero indotto – spiega il portavoce si Fim Cisl di Vicenza Davide Passuello –, dentro il quale ci sono centinaia di aziende di componentistica nel Vicentino, non solo metalmeccaniche; alcune in crisi con uso della cassa integrazione, altre che stanno chiudendo con procedure di licenziamento“. Il riferimento va alle recenti dichiarazioni alla stampa dei vertici di Stellantis, in cui vengono elencate nel dettaglio una serie di problematiche legate all’aumento dei costi di produzione, energetici, e le basse vendite dell’elettrico, oltre che la concorrenza cinese.

Preoccupazioni e timori per le conseguenze che si potrebbero abbattere sul settore dai prossimi anni sono state avanzate dalla Fim nei mesi scorsi, come il rischio di perdita occupazionale di oltre 75 mila lavoratori. “Nulla è stato detto sul futuro degli stabilimenti italiani e sugli investimenti – la Commissione Europea deve stanziare tutte le risorse necessarie a sostenere e proteggere il settore. Deve imprimere forza ai cambiamenti tecnologici, accompagnandoli con un piano di salvaguardia occupazionale, che non escluda il blocco dei licenziamenti, formazione, ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, riduzione dell’orario di lavoro”.

Sui numeri degli effettivi aderenti si dovrà attendere domani, con delegazioni in partenza da Vicenza verso la Capitale. Il corteo, dopo il raduno concordato in piazza Barberini, farà marcia dalle 9.30 verso piazza del Popolo per il comizio conclusivo. “Non si può accettare una transizione contro il lavoro. Per questi motivi Fim Cisl con le altre Organizzazioni dei metalmecacnici ha proclamato per il 18 ottobre uno sciopero in difesa di tutto il settore automotive, con manifestazione a Roma, per chiedere a Governo e Stellantis di rispettare gli impegni assunti sull’aumento della produzione, la salvaguardia dei posti di lavoro, gli investimenti e l’innovazione“.