Preso a sprangate in pieno giorno e lasciato a terra sanguinante. In ospedale un 47enne

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Un vero e proprio agguato, probabilmente con premeditazione, e in pieno giorno. Con un uomo di 47 anni rimasto al suolo, dolorante, dopo i colpi inferti parrebbe con spranghe e bastoni da quattro individui, poi “spariti” dal quartiere San Lazzaro a Vicenza città scenario del grave fatto di cronaca risalente al pomeriggio di sabato e descritto oggi da un servizio pubblicato sulle pagine de Il Giornale di Vicenza. E su cui si attendono conferme e dettagli nel corso della giornata odierna.

Oltre a tubi di metallo utilizzate come spranghe, sarebbe spuntato anche un coltello nel corso del pestaggio avvenuto alle 15.30 di sabato 19 ottobre, precisamente lungo la strada in via Luzzatti, nei pressi di un bar e del parco vicino, in zona Mercato Nuovo. Ad oggi sono Ignote le motivazioni alla base degli atti di violenza, di certo per ora rimane solo il ricovero in pronto soccorso della vittima, al San Bortolo, un uomo di nazionalità albanese.

Del fatto si sta occupando la Questura berica, dopo l’invio sul posto sabato due Volanti con i poliziotti a raccogliere le testimonianze disponibili, trattandosi di un evento avvenuto in pieno giorno. Presente anche una pattuglia dei Carabinieri. Non ci sarebbero riscontri su precedenti “litigi da bar” o altre cause analoghe che in molti casi fanno da “detonatore” di scenari di violenza, circostanza questa cha fa sospettare le modalità organizzate da parte del quartetto di picchiatori, probabilmente giunti a bordo di un’automobile. Un agguato, in termini di cronaca, come si definiva prima.

Il manipolo di picchiatori era a volto scoperto. Dopo aver lasciato la vittima designata a terra sul marciapiede, coperto di sangue sul volto, i protagonisti dell’aggressione sarebbero risaliti in auto e scomparsi. Il tutto in una manciata di minuti. Il 47enne straniero soccorso dall’ambulanza del Suem 118 è stato ricoverato in codice rosso, e non si conoscono ancora le sue condizioni di salute a distanza di 24 ore dal pestaggio. Presentava un taglio profondo alla testa. A fornire elementi utili alle indagini, oltre alla testimonianza diretta della vittima una volta ripresasi, i filmati di smartphone privati e telecamere di videosorveglianza che potrebbero permettere il riconoscimento dei volti degli aggressori, se persone già note alle cronache.