Medio Oriente, per gli USA è il momento di porre fine al conflitto
Porre fine alla guerra in Medio Oriente. Sarebbe questo il momento giusto secondo gli Stati Uniti, in visita in Israele col rappresentante del governo Antony Blinken. Il segretario di Stato americano Blinken – oltreché indicare il momento giusto per lo stop al conflitto – ha aggiunto che lo Stato ebraico deve fare di più per consentire l’arrivo degli aiuti. “Dal 7 ottobre di un anno fa, Israele ha raggiunto la maggior parte dei suoi obiettivi strategici per quanto riguarda Gaza”, ha detto Blinken secondo il quale “Israele dovrebbe evitare un’ulteriore escalation nella sua risposta all’attacco missilistico iraniano del primo ottobre”.
Intanto le forze di difesa israeliane hanno confermato di aver eliminato Hachem Safieddine, presunto successore del defunto leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah. Lo riferisce Haaretz online, precisando che Saffiedine è stato ucciso in un attacco aereo israeliano a Dahiyeh, alla periferia sud di Beirut, tre settimane fa. Safieddine è solo l’ultimo – per ora – dei leader eliminati da Israele in un anno di conflitto. L’altro era stato Yahya Sinwar, capo politico di Hamas, ucciso il 16 ottobre dall’Idf.
Nel frattempo gli Stati Uniti hanno annunciato l’invio allo Stato ebraico del sistema di difesa antimissile che potrebbe risultare utile in caso di nuovo attacco dell’Iran. Il Terminal High Altitude Area Defens è progettato per colpire missili balistici a corto, medio e intermedio raggio prima che impattino su aree abitate o obiettivi sensibili. Il Thaad, inoltre, prodotto da Lockheed Martin, è l’unico sistema statunitense progettato per intercettare bersagli all’esterno e all’interno dell’atmosfera.