Espulsi due stranieri irregolari dopo i controlli in città. Entrambi pluripregiudicati

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Doppia espulsione ieri dopo i controlli mirati delle Volanti in città

Sono state le Volanti della Questura, ieri mattina, a rintracciare due cittadini stranieri con numerose pendenze di giustizia, avviando per ciascuno di loro – si tratta di un peruviano e di un nigeriano, entrambi di sesso maschile – tutte le procedure burocratiche finalizzate all’allontanamento dal territorio italiano.

L’operazione portata a termine dagli agenti della Polizia di Stato ha eradicato dalla città di Vicenza questi due soggetti giunti in Italia con permessi di natura umanitaria ma che, poi, sono divenuti irregolari e hanno creato situazioni di turbativa e pericolo per la società. Condotte dimostrate dalle rispettive e documentate “carriere” delinquenziali, con “carte” finite sul tavolo dell’Ufficio Immigrazione, dove l’iter per la doppia espulsione ha trovato esito positivo.

Il 25enne africano E.E., nato in Nigeria, si trovava in Italia sin da adolescente dal 2016. Era sbarcato come rifugiato in Sicilia, arrivando in Veneto nei mesi successi. Una volta scaduto il permesso di soggiorno accordato per motivi umanitari, non ha provveduto al rinnovo, contravvenendo alle leggi italiane. Trascorsi diversi anni in clandestinità si evidenziava per la commissione di reati legati allo smercio di stupefacenti e reati contro il patrimonio. Il giovane si trova ora nel centro per il rimpatrio di Gradisca d’Isonzo, in Friuli.

Quasi un coetaneo il secondo giovane uomo trasferito in vista dell’espulsione. Si tratta di un cittadino del Perù, le cui iniziali sono B.R.C.A., dal profilo criminale ancor più accentuato. Nome noto alle cronache vicentine e persona notoriamente violenta, negli ultimi anni si è macchiato di reati quali resistenza e violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, cessione di stupefacenti, reati contro il patrimonio, ubriachezza molesta, estorsione, possesso di chiavi alterate o grimaldelli, possesso di armi o oggetti atti ad offendere.

Il 24enne era stato condannato inoltre fuori Veneto per il reato di furto nel 2018 a Milano. Giunto in Italia nel 2017, anche in questo caso da ragazzo o poco più ma per ricongiungersi alla famiglia, avrebbe lasciato poi scadere il titolo di soggiorno senza mai preoccuparsi di rinnovarlo. Lui si trova a Roma da ieri, presso il Cpr di Ponte Galiera, in attesa di un volo transoceanico diretto a Lima, capitale peruviana.