Aquarius. Francia e Spagna contro l’Italia. Tajani: Ue rischia se non si risolve il tema migranti
Continua lo strascico di polemiche in merito alla situazione della nave Aquarius della ong Sos Méditerranée con a bordo 629 migranti e alla decisione del ministero degli Interni di chiudere i porti italiani. Al momento la nave ha trovato un porto sicuro, quello di Valencia, lo annuncia la Ong francese. Arriverà in Spagna fra quattro giorni. E non sarà sola: 2 navi italiane, una unità delle Capitanerie e una della Marina, porteranno 500 dei 629 migranti nel porto spagnolo di Valencia . Il loro trasferimento sarà assicurato nella massima sicurezza possibile, spiega la Guardia costiera italiana. Quattro donne incinte che si trovavano sulla nave Aquarius sono state portate ieri a Lampedusa.
Intanto però Parigi e Madrid attaccano duramente il nostro paese: la posizione del governo italiano sui migranti è “vomitevole“. Lo ha detto il portavoce del partito di maggioranza francese La République En Marche, Gabriel Attal. Di seguito è intervenuto sull’argomento proprio il presidente francese Emmanuel Macron che denuncia “una forma di cinismo e di irresponsabilità” da parte dell’Italia nel caso della nave Aquarius. A riferirlo è il portavoce del governo al termine del Consiglio dei ministri a Parigi.
Le parole di Madrid. “Non è questione di buonismo o generosità, ma di diritto umanitario. Ci possono essere responsabilità penali internazionali per la violazione dei trattati sui diritti umani”. Lo ha detto il ministro della Giustizia spagnola, Dolores Delgado, commentato la decisione dell’Italia di non accogliere la nave Aquarius, con 629 migranti a bordo, nei propri porti.
Lancia l’allarme il presidente del Parlamento Europeo Tajani: “La questione migrazione è strategica perché è a rischio l’intera Ue, se non si affronta e non si risolve questo problema rischiamo di vedere fallire tutto il progetto”. Così Antonio Tajani. “La misura è colma, non possiamo più aspettare, perché avremo decine e decine di casi come quelli che stiamo vedendo in questi giorni e con l’estate la situazione peggiorerà. Quindi bisogna intervenire, a breve a medio e a lungo termine – ha aggiunto – Prima dell’estate andrò in Niger e poi spero in Libia”.
La replica di Salvini. Non si è fatta attendere la replica del ministro degli Interni Matteo Salvini: “Grazie all’Italia finalmente in Europa si cambia”: lo ha scritto su Twitter il titolare del Viminale. “Per difendere i nostri cittadini bisogna tornare a proteggere le frontiere”, ha ribadito. Mercoledì mattina il vicepremier riferirà in Senato sull’argomento.
Depositato intanto un esposto alla procura di Roma da parte di Gianfranco Mascia dei Verdi contro la decisione del ministro degli Interni di chiudere i porti italiani all’attracco della nave Aquarius. Nel documento si chiede ai magistrati di piazzale Clodio di verificare se “il rifiuto di autorizzare l’attracco dei porti italiani della nave con a bordo oltre 600 immigrati, sia in violazione della Convenzione internazionale sulla ricerca e il salvataggio marittimo siglata ad Amburgo nel 1979”. La Convenzione è stata ratificata dall’Italia con la legge 147 del 1989. “Si tratta di una normativa – è scritto nell’esposto – che fissa l’obbligo di soccorso in mare a chi sia in pericolo di vita e quello del suo trasferimento in luogo più sicuro”.