Morto il serial killer Wolfagang Abel. Insieme a Marco Furlan uccise a Vicenza una prostituta e due frati

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E’ morto a 64 anni Wolfgang Abel, il veronese che assieme a Marco Furlan venne condannato per 15 omicidi tra il 1977 e il 1984 firmati con la sigla neonazista “Ludwig” tra Veneto, Lombardia e Baviera.

Abel era stato colpito nel 2021 (a 61 anni) da un grave trauma cranico come conseguenza di una caduta: a trovarlo nella sua abitazione di Monte Rico di Arbizzano (Comune di Negrar) era stata la badante della madre. Da quel giorno è sempre rimasto in coma e dopo un ricovero iniziale all’ospedale di Borgo Trento a Verona, era stato trasferito nel reparto dedicato agli stati vegetativi presso l’ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, dove è morto nei giorni scorsi, secondo quanto riferisce l’Ansa. Non si era mai ripreso.

Wolfagang Abel aveva scontato 32 anni tra carcere e arresti domiciliari, ed era tornato completamente libero nel 2016. Si è sempre professato innocente.  Nato a Monaco di Baviera nel 1959, il 4 marzo del 1984 insieme a Marco Furlan fu fermato dopo che insieme avevano sparso della benzina in una discoteca di Castiglione delle Stiviere (Mantova) dove era in corso una festa con circa 500 persone: da allora gli investigatori riuscirono a risalire ad altri omicidi precedenti, perlopiù di persone tossicodipendenti, prostitute e senzatetto.

I due serial killer erano entrambi figli entrambi dell’alta borghesia veronese e fra gli omicidi per cui furono condannati, anche quello (il 20 dicembre 1980) di una prostituta 52enne di Vicenza, Alice Maria Baretta, uccisa a colpi d’ascia e di martello, e due frati di Monte Berico, padre Gabriele Pigato e padre Giuseppe Lovato, assassinati in via Cialdini a Vicenza il 20 luglio 1982. I due religiosi, entrambi settantenni, furono aggrediti a colpi di martello mentre camminavano nella strada che costeggia le mura della casa generalizia: padre Gabriele morì subito, padre Giuseppe poco dopo all’ospedal San Bortolo.

Qui è possibile ascoltare il podcast de Il Post “Indagini” dedicato ala scia di omicidi rivendicati da “Ludwig”.