Schio Grande Teatro: tutto esaurito per “Matteotti (anatomia di un fascismo)” con Ottavia Piccolo

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La “madrina” del Teatro Civico torna a Schio per raccontare un pezzo di Storia italiana in prima regionale. L’apertura di Schio Grande Teatro 2024/2025 è affidata ad una delle artiste più care al pubblico scledense: martedì 5 novembre ore 21 Ottavia Piccolo, accompagnata da I Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo, porta in scena “Matteotti (anatomia di un fascismo)” di Stefano Massini.

Lo spettacolo è uno dei più attesi dal pubblico, con i posti esauriti in prevendita. La rappresentazione ripercorre l’ascesa e l’affermazione di quel fenomeno eversivo che Giacomo Matteotti seppe comprendere, fin dall’inizio, in tutta la sua estrema gravità. Matteotti prese la parola, pubblicamente e instancabilmente, nei suoi molti scritti e nei suoi moltissimi discorsi. A cento anni di distanza sono il teatro, la musica, le parole di Stefano Massini, la voce di Ottavia Piccolo, i suoni de I Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo a prendersi l’impegno di parlare.

Stefano Massini è oggi il drammaturgo italiano più rappresentato sui palcoscenici di tutto il mondo, il primo autore italiano ad essersi aggiudicato un Tony Award, l’Oscar del teatro americano. Firma de la Repubblica, sono seguitissimi i suoi interventi nella trasmissione “Piazzapulita” di La7. Il suo romanzo “Qualcosa sui Lehman” (2016) ha vinto il Premio Campiello e il testo teatrale è stato portato in scena con la regia di Sam Mendes. Il sodalizio con Ottavia Piccolo ha portato al Teatro Civico, nel 2015, l’allestimento e la prima nazionale di “Enigma” e nel 2018 “Occident Express”.

Ottavia Piccolo è una delle attrici più raffinate ed eleganti del mondo teatrale e cinematografico italiano. Il suo debutto sulle scene avviene a 11 anni in “Anna dei miracoli”, una commedia di William Gibson per la regia di Luigi Squarzina. Esordisce al cinema con “Il gattopardo”, il celebre film di Luchino Visconti (1963). Dopo varie esperienze teatrali sempre con Visconti, recita a teatro sotto la guida di Giorgio Strehler (“Le baruffe chiozzotte”, “Re Lear”) e Luca Ronconi (“Orlando Furioso”). Molto attiva nel cinema francese, compare ne “L’evaso” di Pierre Granier-Deferre, al fianco di Simone Signoret e Alain Delon e in “Mado” di Claude Sautet.

Successivamente si dedica soprattutto al teatro, rappresentando autori immortali come Shakespeare, Pirandello, Alfieri e Hoffmansthal. Si aggiudica numerosi premi, tra i quali il Prix d’interprétation féminine e il Nastro d’argento come miglior attrice protagonista per “Metello” (1970), il premio Olimpico per il teatro come migliore attrice protagonista per lo spettacolo “Il processo a Dio” (2007). Tra le più recenti opere cinematografiche cui ha preso parte, “7 minuti” (2016) di Michele Placido e “Welcome Venice” (2021) di Andrea Segre.