Serie A, Il Napoli batte il Milan e vola a + 7. Vincono Bologna e Lecce
La decima giornata di Serie A sorride al Napoli. I partenopei, a San Siro, vincono lo scontro diretto con il Milan, primo di un miniciclo di quattro big match consecutivi nel giro di un mese, e volano in classifica. E’ subito Lukaku a far male. Il belga sblocca la gara dopo appena 5′, il Milan sfiora il pari con Musah ma prima dell’intervallo incassa il raddoppio di Kvaratskhelia (43′) a segno con una grande giocata. Nella ripresa un gol annullato a Morata per fuorigioco e una difesa azzurra attenta mantengono invariato il risultato, con i campani che conquistano tre punti importanti per provare la prima fuga in testa alla classifica. Turno infrasettimanale amaro per gli uomini di Fonseca che restano invece ottavi a quota 14 punti.
Antonio Conte celebra i provvisori +7 sull’Inter e +8 sulla Juve, predicando umiltà e “piedi per terra”. “Nessuno si nasconde, non giochiamo a nascondino, ma quello che stiamo facendo quest’anno dopo 10 giornate è qualcosa di incredibile e inaspettato: neanche i più folli potevano pensarlo” dice l’allenatore del Napoli che aggiunge: “C’è un percorso da fare, non sempre riescono i miracoli. Quest’anno sarà molto dura, dobbiamo rimanere umili”. Poi fissa l’obiettivo: “Il nostro a inizio anno era tornare in Europa, meglio se dalla porta principale della Champions”.
Successo del Bologna sul Cagliari: la squadra di Italiano vince 2-0 all’Unipol Domus centrando la sua prima vittoria in questo stadio. A decidere la partita sono le reti di Orsolini (35’) e Odgaard (51’). Dopo tre pareggi consecutivi e il rinvio della gara con il Milan, gli emiliani ritrovano i tre punti.
Ennesima sconfitta per un Verona in crisi. Dopo il Monza tocca al Lecce esultare contro l’Hellas che cade anche al Via del Mare non riuscendo così a muovere la classifica. Fa tutto Patrick Dorgu che, dopo due gol annullati, sigla l’1-0 al 51′. I gialloblù chiudono in nove per i rossi a Tchatchoua (39′) e Belahyane (82′) e tremano: zona-retrocessione a un punto.