Giorgio Campagnolo Cavaliere del Lavoro, unico veneto fra 25 insigniti da Mattarella

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Giorgio Campagnolo col Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Giornata romana, al Quirinale, ieri per l’imprenditore vicentino Giorgio Campagnolo, che ha ricevuto dalla mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella la prestigiosa
onorificenza di Cavaliere del Lavoro, conferita per il suo significativo contributo all’economia locale e nazionale e per il suo impegno morale e sociale.
Il noto imprenditore vicentino era l’unico veneto fra i 25 nuovi Cavalieri (fra cui anche Marina Berlusconi). Fondatore del gruppo imprenditoriale F.lli Campagnolo, ha iniziato la sua attività con la madre come ambulante al mercato di Bassano del Grappa. Ora l’impresa di famiglia è un gruppo internazionale proprietario di cinque marchi (CMP, Melby, Maryplaid, Jeanne Baret e FC F.lli Campagnolo), 18 milioni di capi prodotti all’anno e 1.100 dipendenti.

La Fratelli Campagnolo S.p.A. di Romano D’Ezzelino, oggi è specializzata infatti nella produzione di abbigliamento sportivo, per bambini, homewear e tessile per la casa, naque nel dopoguerra, precisamente nel 1948, dalla determinazione di Maria Disegna, una giovane madre vedova con cinque figli. Giorgio, il più giovane tra i fratelli, ha trasformato la piccola attività familiare in un’impresa di successo, trasmettendo la sua visione e i suoi valori ai figli, che oggi dirigono l’azienda. Ora questo straordinario percorso imprenditoriale è stato coronato con il riconoscimento più prestigioso, mentre a 87 anni continua a essere una presenza costante e ispiratrice nella sua azienda.

“Ringrazio il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, verso il quale ripongo una infinita stima, per questa prestigiosa nomina che conto di onorare con l’impegno che ho sempre dedicato alla famiglia, all’azienda e alle sue persone, e alla società – ha affermato  emozionato -. Non mi aspettavo questo premio, per me è stata una bellissima sorpresa e sono felice soprattutto per i miei figli, a cui lascio un segno importante. La prima persona a cui ho pensato però è stata mia mamma, che mi ha insegnato la tenacia, la passione e soprattutto l’onestà nella vita e nel lavoro. Non posso poi non dedicarlo alla mamma dei miei figli, mia moglie, che è sempre stata al mio fianco in tutti questi anni. E infine a tutti i dipendenti. Senza di loro tutto questo non sarebbe stato possibile”.

L’entusiasmo ha coinvolto l’intera famiglia e i figli hanno commentato: “Siamo molto orgogliosi per la nomina di nostro padre e grati al Presidente Mattarella che, conferendogli questo premio, riconosce in lui e nella nostra famiglia il merito di una vita di lavoro e dedizione”. Tanti sono già gli attestati di stima che sta ricevendo in queste ore, tra tutti quelli del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, del Presidente di Confindustria Veneto Enrico Carraro e della Presidente di Confindustria Vicenza, Laura Dalla Vecchia.

Dalla macchina per i ponpon all’espansione all’estero
Giorgio Campagnolo nasce nel 1936 a Bassano del Grappa. La sua carriera imprenditoriale inizia in giovane età, aiutando la madre insieme ai suoi 4 fratelli nel mercato locale. A soli 16 anni, inventa un macchinario per produrre pon pon per berretti, segnando l’inizio dell’attività che trasformerà la bottega di famiglia in quella che oggi è F.lli Campagnolo S.p.A. Negli anni ’70 e ’80, l’azienda si espande notevolmente, introducendo nuove linee di produzione come abbigliamento sportivo, casual e per bambini. F.lli Campagnolo S.p.A. si afferma come leader nel mercato italiano e si espande all’estero, collaborando con marchi tedeschi come Reebok e Puma. Negli anni ’90, Giorgio introduce il tessuto pile, rafforzando ulteriormente la posizione dell’azienda. Oggi, la seconda generazione della famiglia Campagnolo continua a gestire l’azienda, mantenendo viva la tradizione di innovazione e qualità instillata dal fondatore.

L’impegno per il sociale e l’umanitario
Oltre al successo imprenditoriale, Giorgio Campagnolo è noto per il suo impegno umanitario. Ha realizzato numerosi progetti in paesi come Uganda, Zambia e Guinea Bissau, sostenendo centri di accoglienza, scuole e progetti agricoli, migliorando le condizioni di vita di molte persone. Nonostante la sua discrezione, Giorgio ha ricevuto il “Premio Imprenditori per il Bene Comune” nel 2019 durante il IX Festival della Dottrina Sociale a Verona, riconoscendo il suo impegno imprenditoriale e sociale. Sempre per le sue opere umanitarie, nel maggio 2024 ha ricevuto dal Ministero della Sanità e del Governo Guineano il riconoscimento ufficiale di “Grande Uomo”, per aver contribuito a realizzare un padiglione diagnostico completo di macchinari di alta tecnologia.