Malintenzionati che salgono in auto di nascosto di notte: l’allarme social è una fake news

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Da questa mattina è rimbalzata nel vicentino, di telefono in telefono via Whatsapp e da un gruppo Facebook all’altro, una notizia che ha allarmato moltissime famiglie. Un racconto che è approdato anche negli smartphone delle diverse redazioni giornalistiche, dove si è passato il pomeriggio di oggi, 6 novembre, in cerca di conferme presso le forze dell’ordine.

L’episodio, grave se vero, racconta un brutta situazione vissuta da una ragazza dopo essere uscita dalla discoteca Villa Bonin di Vicenza, la notte di Halloween, ossia il 31 ottobre, ed è stata raccontata sia con l’audio Whatsapp di quella che pare una mamma, che con un testo-immagine su Facebook, dal contenuto similare.

Ecco il racconto. La ragazza, salita in auto dopo una nottata di festa, sarebbe partita dal locale della zona industriale di Vicenza, ma avrebbe poco lontano trovato la strada bloccata con dei rami. Ripartita dopo averli spostati, sarebbe stata seguita da un gruppo di ragazzi in auto che le hanno fatto più volte i fari, per attirare la sua attenzione. La giovane, molto spaventata, avrebbe quindi chiamato i genitori e il padre sarebbe sceso in strada (a Costabissara) per aspettarla in sicurezza, dirigendosi deciso verso l’auto che la seguiva, per rimbrottare i giovani a bordo.

L’alert che gira sui social

Solo in quel momento padre e figlia avrebbero però scoperto, dalla voce diretta dei ragazzi, che il motivo dei fari sarebbe stato il fatto che una persona sarebbe salita di nascosto a bordo dell’auto della giovane, sui sedili posteriori, mentre questa era scesa a spostare i rami, e sarebbe fuggita proprio quando si era accorta, davanti casa, di essere stata scoperta. I giovani a bordo della seconda auto, non erano quindi una minaccia ma una protezione. Di più, a bordo dell’auto il malintenzionato avrebbe lasciato una corda e un coltello. Insomma, lo sconosciuto avrebbe potuto farle del male, o rapinarla, o chissà che altro.
Fin qui la versione “audio”, corredata di una serie di consigli per le ragazze sole di notte. Nei post girati su Facebook si aggiunge anche un secondo episodio simile, accaduto a Costabissara e anche in questo caso con il malvivente salito di nascosto a bordo e scappato quando si è sentito scoperto.

La fake news
Sentiti sia i responsabili dei carabinieri di Vicenza che quelli della compagnia di Thiene, la notizia è risultata però del tutto infondata. Difficile, in effetti, pensare che dei ragazzi, nel seguire una persona a rischio, non abbiano pensato di chiamato immediatamente il 112, idem il padre, una volta constatato cosa era accaduto. E se non nel frangente, almeno la mattina dopo. Ebbene: nessuno si è mai rivolto ai carabinieri, e neppure alla Questura, deunciando o segnalando un episodio simile, tanto più grave quanto più coinvolgerebbe dei giovani in giro di notte. Anzi, pare addirittura che racconti simili siano presenti da anni in qualche trasmissione del genere “crime” e che si possa trattare di una specie di “catena di sant’Antonio” che a causa della viralità ha creato parecchio, quello sì reale, timore fra i cittadini. Se poi la storia fosse vera, chi l’ha vissuta è pregato ovviamente di andare dai carabinieri e raccontare davvero cosa sarebbe successo.