Crisi di governo in Germania: Scholz licenzia il ministro delle Finanze Lindner

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Terremoto nel governo tedesco. Il cancelliere Olaf Scholz ha licenziato il ministro delle Finanze Christian Lindner a seguito della richiesta dell’alleato liberale, di elezioni anticipate all’inizio del 2025. Il colpo di scena è avvenuto poco prima dell’inizio di un vertice di coalizione che avrebbe dovuto ricomporre la crisi di governo avviata dai liberali dopo le durissime sconfitte elettorali nei lander dell’est e per i sondaggi che danno il Partito Liberale Democratico al 4% e dunque fuori dal Parlamento alle prossime elezioni. La tensione resta altissima.

Scholz ha motivato la decisione del licenziamento con la necessità di “evitare danni – ha detto – al nostro Paese, troppe volte ha tradito la mia fiducia”. Il cancelliere ha poi aggiunto che a metà gennaio “chiederà la fiducia al Parlamento”.

L’ormai ex ministro delle Finanze Christian Lindner dal canto suo ha affermato che il cancelliere “non ha la forza per una nuova ripartenza e porta il Paese nell’incertezza”. Il presidente della Repubblica Steinmeier vede il leader della Cdu Merz, che guida l’opposizione.

A Berlino si respira da giorni una grande incertezza: Scholz, Habeck e Lindner si sono incontrati già tre volte in tre giorni, per discutere della crisi. Il cancelliere e il ministro delle finanze ribelle si sono visti già domenica sera, con una bilaterale. Ed è già intervenuto anche il presidente della Repubblica, Frank Walter Steinmeier, che tiene i contatti col Kanzler e ha ricevuto il capo dell’opposizione Friedrich Merz (della Cdu), probabile prossimo cancelliere.

I diversi incontri di questi giorni per risolvere la crisi del governo tedesco hanno però mostrato che fra Spd, Verdi e liberali non ci sono abbastanza punti in comune per arrivare alla svolta economica chiesta a gran voce dal ministro delle finanze, ha scritto la Bild. Si tratta dell’enfant terrible – è il caso di ricordare – che fece saltare le trattative della coalizione “giamaica” (con Verdi e Cdu) nell’era Merkel. E che da settimane ha inasprito i toni con i colleghi di governo a causa delle durissime sconfitte elettorali nei Laender dell’est e dei sondaggi federali che danno l’FDP al 4% e dunque fuori dal parlamento alle prossime elezioni.