Raffaele Fitto risponde in audizione al PE alle domande degli eurodeputati

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Oggi è il giorno in cui i sei vicepresidenti della Commissione europea affronteranno la sfida delle audizioni parlamentari. Il primo a dover rispondere alle domande degli eurodeputati è il candidato italiano alla vicepresidenza esecutiva, Raffaele Fitto, il cui esame è iniziato alle 9 nella sede dell’Europarlamento di Bruxelles. “Non sono qui per rappresentare un partito politico o uno Stato membro, ma per il mio impegno per l’Europa”, ha detto Fitto in apertura di audizione.

“Cinque anni fa ero seduto tra di voi, ricordo il mio viaggio politico, dal locale al nazionale a Bruxelles: ho sempre lavorato per un’Europa più forte. E’ un onore per me e sono pronto a mettere tutta la mia esperienza al servizio della Commissione. E’ un onore che il mio governo mi abbia indicato”, ha detto il commissario designato che ha proseguito: “Agirò sempre e soltanto nell’interesse della nostra unione e dei nostri cittadini, per la prima volta un vicepresidente esecutivo riceve un incarico per la coesione questo dimostra quanto sarà importante la politica coesione in questo mandato”. “La politica di coesione sta al cuore dell’integrazione europea, gioca un ruolo fondamentale per ridurre le disparità tra territori e regioni, i nostri cittadini sono al centro di questa politica. Lo sviluppo demografico dell’Europa è una grande sfide che dobbiamo affrontare insieme”, ha spiegato Fitto “Lavorerò anche sulla questione della casa in collaborazione con il nuovo commissario, sarà un altro lavoro fondamentale”.

“La politica di coesione dell’Unione europea serve per raggiungere i nostri obiettivi climatici concordati”, ha detto Fitto. “La politica di coesione va semplificata, deve essere più flessibile e trasparente: corrisponde a un terzo del bilancio pluriennale e deve essere finanziata in modo adeguato”, ha aggiunto.
“Abbiamo bisogno di una politica di coesione basata su tre punti: riallacciare il rapporto con le autonomie locali con scelte che guardino i singoli territori. Poi avere una governance multilivello e il partenariato. Infine la politica di coesione deve rispondere alle nuove sfide come quella climatica, digitale e demografica”, ha detto. In sede di risposta Fitto è passato dall’inglese dell’introduzione all’italiano.
“Circa la nostra astensione sul Next Generation Eu posso dire che in quella fase avevamo dei dubbi sulla sua attuazione, ma era una posizione di attesa, non contraria. Se dovessi votare domattina sarebbe un voto favorevole”. Lo ha detto Fitto nel corso della sua audizione al Parlamento europeo rispondendo a una domanda di una europarlamentare M5s, Valentina Palmisano.

Dopo di lui sono in programma anche le audizioni di Kaja Kallas, Roxana Minzatu, Stephane Sejourné, Henna Virkkunen e Teresa Ribera. Mentre però nei giorni scorsi i giudizi dei coordinatori delle Commissioni competenti venivano espressi dopo ogni singola audizione, ora, secondo fonti parlamentari europee, si fa sempre più strada l’ipotesi di congelare, posticipare e unificare il momento del voto sugli ultimi 6 candidati commissari designati, tra i quali anche Fitto. Il voto, se si dovesse raggiungere l’accordo in tal senso, sarà quindi espresso solo alla fine.