Dalla narrativa alla saggistica, passando per la poesia: le ultime novità da Ronzani Editore
Manca poco più di un mese al Natale, e in molti avranno già iniziato ad arrovellarsi sui regali da fare a parenti e amici. Una questione che si ripresenta puntualmente ogni anno, capace di generare una notevole dose di stress. Fortunatamente, esiste una semplice ma, allo stesso tempo, ottima soluzione: perché non regalare un bel libro? Se non è il dono perfetto, poco ci manca: offre un’occasione di arricchimento culturale ed è anche una dimostrazione, tramite la conoscenza dei gusti altrui, dell’affetto che si prova per i propri cari. Per chi, dunque, avesse deciso di puntare ai libri per i propri regali natalizi, Ronzani Editore propone alcuni suggerimenti, attingendo al catalogo delle ultime pubblicazioni.
Rep, il protagonista del successo internazionale “C’era una volta l’amore ma ho dovuto ammazzarlo“, ritorna nelle pagine di “La miglior cosa che non avrai mai“. In questo sequel, Efraim Medina Reyes guida i lettori alla scoperta delle origini del personaggio, e delle avventure che ha dovuto affrontare dopo che una Certa Ragazza lo ha mandato all’inferno. In una sequenza ritmata, in cui si fondono la sua squallida infanzia, la sua brutale adolescenza e la sua caotica maturità, si viaggia dall’ormai mitica Città Immobile e dalla tumultuosa Bogotá alla obsoleta e abulica Europa dove Rep cerca di sopravvivere ai suoi fantasmi ricorrendo a ogni genere di espedienti.
Per sapere cosa succede ad un testo quando entra in una tipografia o in una redazione di casa editrice, occorre disporre di alcuni strumenti specifici. Le pagine di “Il testo in tipografia“, di Alberto Cadioli, hanno lo scopo di far conoscere e di far acquisire questi strumenti. Attraverso molteplici esempi, spesso tratti da capolavori della letteratura italiana (“L’Orlando furioso“, “Dei Sepolcri“, “I promessi sposi“), presentano con grande chiarezza sia le procedure adottate da tipografi ed editori nei primi secoli della stampa, sia le innovazioni tecnologiche e le nuove modalità di pubblicazione che si sono consolidate, tra la fine del XIX e il XX secolo, nel lavoro redazionale dell’editoria moderna.
“La foresta invisibile” racconta la coinvolgente storia di Tony Rinaudo, agronomo australiano e missionario laico in Africa e in diverse parti del mondo. Il libro, una sorta di autobiografia in prima persona, segue il percorso di Rinaudo nelle regioni più colpite dal degrado ambientale e in particolare in Niger, dove ha perfezionato una tecnica innovativa e straordinaria per contrastare la desertificazione. Dalla prima all’ultima pagina, gli alberi sono al centro della straordinaria avventura umana, tecnica e sociale di Rinaudo. Sono loro il cambiamento che permette di fermare l’avanzata del deserto e di ridare la speranza di un futuro alle comunità che se ne prendono cura.
Veneto, Friuli e Trentino, aree geograficamente distinte di quello che in Italia molti chiamano oggi Nordest, hanno parecchi tratti in comune. Senz’altro condividono una stessa storia di emigrazione, sia temporanea che, da un certo punto in avanti, “permanente”. Emilio Franzina, con “Triveneto migrante“, ne racconta le fasi salienti e gli aspetti più caratterizzanti – nonché le molteplici conseguenze – attraverso ricerche mirate, svolte fra il 1979 e il 2023, che prendono in considerazione i presupposti in età moderna dei principali esodi da lavoro, certi antefatti “coloniali” ottocenteschi e le grandi migrazioni del Novecento in chiave demografico-economica e sociale.
Emily vive a Orlando, gioca a calcio, è nata con i capelli azzurri e odia la musica. Una sera d’estate, sfogliando uno strano libro comparso nel salotto di casa, si rende conto che qualcosa non quadra: in che senso la trap è stata un cult nel Seicento? E da quando la musica classica predomina nelle classifiche contemporanee? Nessuno sembra farci caso e a Emily viene il dubbio di essere impazzita, finché non conosce Sheila e Jack. I due ragazzi le spiegano la ragione di tante stranezze: la musica è in pericolo. Sarà compito di Emily e dei Custodi delle Sfere proteggere i generi musicali dagli attacchi dei Guardiani del Vuoto. “Così, all’improvviso” è il romanzo d’esordio di Caterina Pavan, che a soli 17 anni regala una storia originale da cui traspare un’immensa passione per la musica, una tra le più importanti ragioni che sostengono e accompagnano l’agire umano.
Se l’autrice preferisca definirsi poeta o poetessa, poco conta. Il fatto è che Simona Garbarino, attrice di teatro e attrice comica, sa scrivere poesie. E “Taccuino delle molte me” ne è la dimostrazione. Simona ama smodatamente le parole, le sceglie con cura assoluta e le combina con la sapienza di chi è insieme artista e artigiana. Ha un formidabile senso del ritmo, della metrica, delle rime, e contemporaneamente racconta storie – magari piccole, magari intime, spesso sorprendenti, e soprattutto sempre vestite da un’impercettibile, delicata ironia. Ha una voce.
Gabriele Silvestri