Rapporto shock dell’Oxfam sui migranti: respingimenti ‘illegali’ di minori da parte della Francia
Rapporto shock dell’Oxfam, la confederazione internazionale di organizzazioni non profit che si dedicano alla riduzione della povertà globale, attraverso aiuti umanitari e progetti di sviluppo.
Secondo il documento presentato oggi, numerosi bambini migranti non accompagnati, sarebbero stati vittime di maltrattamenti da parte di guardie di frontiera francesi. Sarebbero infatti stati detenuti e poi rispediti dalla Francia attraverso il confine italiano a Ventimiglia con metodi illegali.
Il rapporto intitolato ‘Nowhere but Out’ (Da nessuna parte se non fuori), descrive come “la polizia francese di routine fermi i bambini non accompagnati e li metta su treni diretti in Italia dopo averne alterato i documenti per farli apparire più grandi o facendo sembrare che vogliano tornare”.
Secondo Oxfam, “i bimbi raccontano di maltrattamenti fisici e verbali subiti, di detenzioni in celle senza cibo, né acqua, né coperte e senza poter accedere a un guardiano ufficiale: tutte cose contrarie alle leggi francesi e dell’Ue”.
Il documento afferma anche “che il sistema di accoglienza burocratizzato e sovraccaricato dell’Italia lascia rifugiati vulnerabili a vivere, invisibili, in condizioni di pericolo”.
Un allarme che parte dalle testimonianze dei tanti giovanissimi in fuga da guerra e persecuzioni, che ogni giorno cercano di attraversare la frontiera: 1 su 4 è appunto un minore che cerca di ricongiungersi con familiari o conoscenti in Francia, Inghilterra, Svezia o Germania, ma a cui troppo spesso viene negata protezione e il diritto di chiedere asilo. Diritto tra l’altro, previsto dalle norme europee.
Queste alcune testimonianze raccolte da Oxfam: “Ho provato a passare. Eravamo in due, ci hanno fatto scendere dal treno strattonandoci e urlando, poi ci hanno spinti in un furgone nel parcheggio della stazione – racconta un ragazzo di 15 anni, fuggito dalla guerra in Darfur – Ci hanno dato un foglio (il cosiddetto refus d’entrèe, ndr) e ci hanno rimessi su un treno che tornava in Italia, senza spiegarci nulla”.
E ancora: “Ho provato già dieci volte ad attraversare la frontiera – aggiunge E.,16 anni, originario dell’Eritrea – Una volta a piedi, da solo, ma mi sono perso. Le altre nove volte in treno. La polizia francese sale sul treno, ti afferra, ti fa scendere e ti rispedisce indietro”.
L’intervento, che sembra ormai di prassi, della polizia francese comporta, in violazione delle norme europee e francesi e prima ancora del respingimento in Italia, il fermo dei minori, spesso la loro registrazione come maggiorenni, la falsificazione delle dichiarazioni sulla loro volontà di tornare indietro, la loro detenzione senza acqua, cibo o coperte, senza la possibilità di poter parlare con un tutore legale. I ragazzi raccontano anche di essere stati vittime di diversi abusi verbali o fisici: il taglio delle suole delle scarpe, il furto di carte SIM. In molti vengono costretti a tornare fino a Ventimiglia a piedi, lungo una strada priva di marciapiede, con qualunque condizione atmosferica.
Tuttavia ce n’è anche per l’Italia dove, sempre secondo Oxfam, permangono gravi disfunzioni nella tutela dei diritti dei minori all’interno dei centri di accoglienza: molti non vengono iscritti a scuola, come prevede la legge, o non ricevono informazioni sulle possibilità di richiedere asilo o ricongiungersi legalmente con la propria famiglia in altri paesi europei.
Nei primi quattro mesi di quest’anno sono stati 4.231 i migranti adulti e minorenni, passati da Ventimiglia, provenienti in maggioranza da Eritrea, Afghanistan e Sudan. Un numero che sembra destinato a crescere con l’arrivo dell’estate. Al momento però l’unica struttura di accoglienza è presso il Campo Roja che può accoglier 444 persone. Proprio in questi giorni la situazione al campo sta diventando più impegnativa, nelle ultime tre settimane, infatti, i numeri sono cresciuti e sono stati sfiorati i 500 ospiti.
Oxfam, Diaconia Valdese a Asgi attraverso l’unità mobile del progetto Open Europe, da settembre del 2017 hanno soccorso circa 750 migranti, arrivati a Ventimiglia, di cui il 20% di minori stranieri non accompagnati.