Scritte No Vax sui muri della sede vaccinale, condanna unanime: “basta fomentare odio”

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Dopo le sedi di Vicenza delle emittenti televisive locali Tva e TeleChiara e della redazione giornalistica del Giornale di Vicenza, i contestatori armati di bombolette spray e vernice tra i No Vax tornano alla carica nel capoluogo berico, andando ad imbrattare, stavolta, la sede vaccinale di via Albinoni nel quartiere di San Lazzaro. Il blitz è avvenuto la notte scorsa, con scoperta delle scritte e slogan all’alba di venerdì nella prima mattinata.

I simboli lasciati come “marchio di fabbrica” della doppia V e il cerchio coloro rosso intenso che richiama la tonalità sanguigna, oltre ai rimandi espliciti all’utilizzo dei vaccini, spazzano via ogni dubbio sull’origine dell’atto vandalico. In conseguenza del quale si accumulano in queste ore commenti di condanna e sdegno da parte dei portavoce delle amministrazioni pubbliche e del mondo politico. Le frasi apparse: “strage vaccinale genocidio intenzionale” e “solo nazisti assassini spacciano letale vax”.

Tra i primi a esprimere il proprio punto di vista a tal riguardo, il sindaco di Vicenza Giacomo Possamai e l’assessore alle Politiche Sociali Matteo Tosetto, con una nota congiunta che contiene le rispettive dichiarazioni. Non c’è tolleranza per chi imbratta e sporca i beni pubblici – parla Possamai -, soprattutto per chi lo fa dando un messaggio di morte, qual è il messaggio No Vax. I vaccini hanno salvato la vita a milioni di persone, nel momento del Covid e nei confronti di tante altre malattie: la mia solidarietà più assoluta va all’Ulss 8, a tutti i medici e a tutto il personale sanitario che è impegnato quotidianamente per la nostra salute”. Parole, ribadite dall’assessore Tosetto: “esprimo la piena solidarietà a nome mio e dell’amministrazione comunale, al personale che lavora presso la sede vaccinale di via Albinon. Si tratta dell’ennesimo atto vergognoso di questo tipo che avviene in città e, come amministrazione, non possiamo che condannare fermamente l’attacco vandalico”.

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Pur se da diverse posizioni politiche un raro caso di piena sintonia, nel caso specifico, come emerge dal Governatore Luca Zaia, che da presidente della Regione Veneto afferma di volere “condannare fermamente l’atto vandalico avvenuto ai danni della sede del Servizio di igiene e sanità pubblica dell’Ulss 8 Berica di Vicenza. Le scritte offensive e diffamatorie apparse sui muri della struttura contro il personale sanitario dell’azienda sono un pessimo esempio di manifestazione delle proprie idee, rappresentando, piuttosto, un’aggressione a chi ogni giorno si adopera per la cura e la salute dei cittadini e all’intera comunità. Esprimo piena solidarietà a tutti gli operatori e professionisti: il loro impegno quotidiano merita il più profondo rispetto e gratitudine, di certo non insulti e minacce”.

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Anche il presidente della Provincia di Vicenza, Andrea Nardin, è sulla stessa linea, ponendo l’accento sull’inciviltà degli autori del gesto. “Episodio di inciviltà che fomenta odio. Questo è un atto vandalico, un’aggressione a chi è quotidianamente impegnato a garantire la nostra salute ed è per questo ancor più fastidioso. Non è così che si esprime il proprio pensiero, con gesti che pesano anche economicamente sulla società, ma che ancor più colpiscono persone, medici e personale sanitario impegnati in una vera e propria missione. La cronaca racconta sempre più spesso di aggressioni, minacce, offese nei confronti di chi si occupa della nostra salute e del nostro benessere. Gesti che non possono e non devono trovare giustificazione. La ricerca, la medicina, la scienza sono conquiste dell’uomo che hanno grandemente migliorato la qualità della nostra vita: chi è impegnato in quest’ambito merita rispetto e ammirazione”.

Tra le esternazioni diffuse stamattina quella di Rebecca Luisetto, la portavoce del Partito Democratico e consigliere regionale di minoranza. Atto di follia no vax che alimenta violenza e aggressioni. Solidarietà al personale sanitario. Per l’ennesima volta Vicenza viene colpita da un atto di pura follia ideologica di matrice no vax. E ancora una volta le scritte insultanti e deliranti usate per imbrattare la sede di un presidio sanitario dimostrano la necessità di tenere sempre alta la guardia contro questi rigurgiti estremisti. Rivolgo agli operatori della sede per le vaccinazioni di San Lazzaro la piena solidarietà per questa intimidazione, da considerare pericolosa perché contribuisce ad alimentare quelle violenze che si tramutano spesso in aggressioni al personale sanitario”.