Madre sotto choc dopo la morte del figlio 23enne: rimane in terapia intensiva

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Nel riquadro Stefano, il 23enne studente e lavoratore morto martedì

Un dramma nella tragedia. Sta rischiando la vita, ricoverata in terapia intensiva all’ospedale San Bortolo (luogo dove lavora come infermiera), la madre di Stefano Pignatelli, di nome Chiara, travolta dal dispiacere dopo aver trovato il figlio senza vita martedì della settimana in corso, nella sua camera da letto. Dolore straziante che la donna residente a Camisano Vicentino ha soffocato per il tempo necessario di chiedere aiuto, cedendo poi all’agitazione, venendo ricoverata in regime di urgenza nel polo sanitario del capoluogo vicentino.

Con il passare dei giorni le sue condizioni non sarebbero migliorate, secondo quanto riporta oggi un servizio de Il Giornale di Vicenza, e si teme per la sua vita. Sono gli stessi colleghi dell’Ulss 7 Berica che lavorano nei reparti d’ospedale ad assisterla e a fare capolino di ora in ora pregando che possa riprendersi, tutti pronti a prestare a lei e alla figlia tutto il sostegno e il conforto possibili al suo risveglio. E’ curata nel reparto di Cardiologia, tenuta sotto stretta osservazione dai medici specialisti.

Come annunciato all’indomani del decesso improvviso e prematuro del 23enne, si è svolta nelle scorse ore l’autopsia sul cadavere del giovane, sempre nel nosocomio berico. L’ipotesi primaria consiste in un malore letale che avrebbe sorpreso Stefano nel sonno, considerato che non risultano richieste di soccorso. Nell’abitazione camisanese che condivideva con la madre Chiara si trovava da solo martedì, almeno dal primo mattino. Nessuno poteva prima essersi accorto delle condizioni del ragazzo, laureatosi meno di uno fa a Venezia, studente lavoratore brillante e che stava investendo sul suo futuro.

Tragedia in casa: 23enne trovato morto in camera dalla madre infermiera. Probabile malore

La madre, vedova da circa 12 anni, ha trovato il figlio senza vita al suo rientro dal turno di servizio in ospedale, nel pomeriggio: all’uscita di casa il figlio stava bene ed è assodato che non soffrisse di particolari patologie. Questa famiglia era già stata colpita fortemente da un destino davvero feroce: Pierpaolo Pignatelli, maresciallo dei Carabinieri, era mancato nel 2012 per una malattia oncologica, lasciando i due figli e la moglie. In questi giorni terribili un secondo gravissimo lutto, inaspettato. “Devi vivere per tua figlia” scrive un’amica su un post social, a cui si accodano in tanti nell’augurio di vederla sopravvivere anche a questa prova tremenda.