Atp Finals: Jannik Sinner batte Ruud e ritrova in finale l’americano Taylor Fritz

Operazione riscatto alle Atp Finals per Jannik Sinner. Dopo averlo sfiorato l’anno scorso, questa volta l’altoatesino vuole alzare questo trofeo davanti al suo pubblico e ‘vendicare’ la sconfitta contro Djokovic. Ma tra lui e il ‘The Brad Drewett Trophy’, c’è l’ostacolo Taylor Fritz. Un remake della finale degli Us Open 2024 vinta da Sinner e che, se da un lato fa ben sperare i tifosi, dall’altra nasconde anche delle insidie.

Ieri Sinner ha battuto agevolmente il norvegese Casper Ruud 6-1, 6-2, in una partita in cui Jannik ha regalato spettacolo in una Inalpi Arena, che non ha mai fatto mancare calore e supporto all’altoatesino.

Sinner e Fritz si ritrovano in finale. Dopo il confronto nel girone Nastase, l’azzurro e l’americano si sfidano di nuovo oggi alle 18, ma questa volta nel match definitivo per la vittoria finale.

Un avversario da prendere con le pinze. Sinner ci spera anche se ammette: “questo sport è imprevedibile. Sarò attento su quello che posso controllare. E’ una finale importante, voglio giocare bene”.

Per il nativo di San Candido si tratta della seconda finale consecutiva a Torino, dopo quella dello scorso anno, persa con Djokovic. Quest’anno però Sinner potrebbe riscattarsi e dalla sua parte avrà l’affetto dei 12 mila dell’Inalpi Arena e anche il bilancio nei precedenti con Fritz. Tre vittorie consecutive con l’americano, l’ultima martedì con un doppio 6-4.

Dal canto suo il 27enne di San Diego, primo statunitense in finale alle Finals dal 2006, arriva all’appuntamento galvanizzato dopo la vittoria in tre set contro Zverev. Le motivazioni dell’americano sono diverse: riscattare la delusione di Flushing Meadows proprio contro Sinner e riportare un americano a vincere le Finals 25 anni dopo Pete Sampras.

Sinner non intende rendere facile l’impresa a Fritz. Finora l’azzurro ha mostrato pochissime crepe nel suo gioco, asfaltando tutti gli avversari che ha incontrato lungo il percorso con autorevolezza e personalità. A Torino, infatti, Sinner ha dimostrato di saper ormai gestire alla perfezione anche i momenti di difficoltà, tenendo sempre un ritmo praticamente insostenibile negli scambi, per gli avversari.