MavFestival “promosso”, festa per i 50 anni. Dalla Vecchia: “fare squadra per affrontare le sfide del mercato”

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Si è da poco concluso il MavFestival. Un’edizione speciale quella di quest’anno, in quanto la Mostra dell’Artigianato dell’Alto Vicentino ha celebrato i suoi 50 anni. Come ogni importante anniversario, quindi, è tempo di tirare le somme, ripercorrendo l’evoluzione di questo appuntamento annuale con il ricco panorama artigiano del territorio. Nerio Dalla Vecchia, presidente della Mostra, ne ha parlato con Mariagrazia Bonollo e Gianni Manuel ai microfoni della rubrica di Radio Eco Vicentino “L’Eco dei Comuni“.

“La Mostra – racconta – è partita nel 1973. I fondatori hanno dato prova di grande lungimiranza, perché in quel periodo l’artigianato si stava trasformando: passò dall’essere qualcosa di famigliare all’avere una dimensione aziendale. Le piccole aziende si andavano strutturando fino a diventare ciò che sono oggi, ovvero il fiore all’occhiello non solo del nostro territorio, ma anche di tutta Italia. Il 96% delle aziende italiane, ricordiamolo, è costituito da piccole e medie imprese”.

“Ognuno dei presidenti – prosegue Dalla Vecchia – ha fatto un passo in più per tenere questo evento sempre vivo. Io sono arrivato due anni fa e abbiamo deciso di operare una svolta. Trasformare questa manifestazione, che sostanzialmente era un’esposizione fieristica, in un vero e proprio festival. Alla parte esposivtia abbiamo aggiunto momenti di dibattito e confronto su temi molto attuali e che rappresentano le sfide del nostro futuro”.

Questa edizione del MavFestival aveva un obiettivo ben preciso, come conferma il presidente: “Valorizzare ciò che tutti decantiamo, ovvero il sistema, il fare squadra. Che vuol dire coinvolgere non solo le imprese, ma anche tutti i portatori di interessi di questo territorio. Nel nostro lavoro, ad esempio, abbiamo coinvolto le scuole, le amministrazioni comunali e varie organizzazioni. Affrontare quelle che sono le sfide del mercato da soli e difficile. Riusciremo molto meglio se lo facciamo insieme, facendo appunto squadra”.

Arrivata alla 50esima edizione, la Mostra può vantare numeri decisamente positivi. “Il dato di quest’anno – spiega Dalla Vecchia – è molto confortante: abbiamo aumentato gli espositori del 18%, arrivando a 110. Quest’anno hanno partecipato all’esposizione anche aziende strutturate. Magari non sono venute per vendere il prodotto, ma sicuramente per farsi conoscere. Hanno portato valore aggiunto all’evento. Abbiamo anche aumentato il numero di ragazzi coinvolti nei workshop, portando circa mille ragazzi degli istituti di Thiene e Schio all’interno di imprese, istituzioni e organizzazioni. Bellissima esperienza”.

Un’edizione, quella di quest’anno, arricchita anche dalla partecipazione di ospiti di rilievo. “Abbiamo iniziato con Cottarelli – racconta il presidente della Mostra -. Ranucci, poi, ci ha raccontato quanto si può ancora migliorare nel nostro sistema Italia. Per finire, ed è il motivo per cui è venuto Toni Capuozzo, per quanto bravi possiamo essere a fare squadra, dipendiamo da contesti nazionali e internazionali. Volevamo capire quali sono le ricadute delle guerre che si combattono vicino casa e che ci posso coinvolgere”.

Il presidente Dalla Vecchia conclude l’intervista lanciando un monito, ispirato all’obiettivo della 50esima edizione della Mostra per rimarcarne l’importanza. “Non si può immaginare – sottolinea – che l’Alto Vicentino diventi un’isola felice da solo. Noi cerchiamo di fare squadra, di fare sistema per un mercato chiaramente più ampio. Oggi in economia non ci sono più confini. Era doveroso allargare lo sguardo verso situazioni che ci riguardano direttamente”.

Gabriele Silvestri