Lo sport vicentino omaggia il “prof” Trentin: contribuì a trasformare la ginnastica in ed. fisica

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Il mondo dello sport vicentino non dimentica chi tanto ha dato in questo settore e ambito, anche se nei decenni passati. Sono stati numerosi, infatti, gli omaggi e ricordi riservati a tributare la memoria di Giovanni Carlo Trentin, ex preside dell’istituto Cardinale Baronio di Vicenza – il primo liceo sportivo in provincia -. a lungo istruttore di tennis ma la lista di collaborazioni e “segni” lasciati dal Prof Trentin sarebbe assai estesa. Era meglio conosciuto come Giancarlo, per contrazione dei nomi di battesimo. Uomo di sport a 360°, come viene ricordato, è stato salutato da parenti, amici ed ex allievi nella chiesa di San Pietro a Vicenza dopo la morte sopraggiunta nei giorni scorsi, a 92 anni di età.

Fu proprio lui da una felice intuizione organizzata al meglio l’ideatore dei Centri Olimpia che nel secolo scorso hanno coinvolto migliaia di bambini e bambine delle scuole elementari di allora. Tante le generazioni di vicentini oggi adulti maturi che lo ricordano anche come docente di ginnastica prima e di educazione fisica poi, negli anni insegnamento.

Per più decadi è stato una colonna del Csi di Vicenza, l’ente di promozione Centro Sportivo Italiano. Anche in questo caso con un ruolo di promotore di diverse discipline sportive, non solo il tennis di cui era istruttore qualificato. Poi i ricordi degli ex studenti dell’Itis Rossi in città e di chi, seguendo il suo esempio di professore gentiluomo e sempre carico di energie che sapeva trasmettere, lo ha conosciuto come formatore all’Isef. “Un esempio di dedizione, passione e umanità – scrive un insegnante di educazione fisica vicentino, ex allievo – che ha lasciato un segno indelebile nella vita di tanti di noi. Che il suo ricordo continui a ispirarci” e ancora “Grazie per averci insegnato che “dare di più” è la lezione più importante.”

Una foto che rietrae il prof. Trentin con una giovane atleta, dagli archivi del Csi di Vicenza

Nato a Montegaldella, Trentin aveva poi costruito la sua carriera di insegnante e dirigente nella città capoluogo – e poi anche a Padova, per un ruolo di coordinamento importante assunto all’Isef di allora – , dopo il trasferimento con la famiglia. Non solo l’impegno nello sport, però, si ricorda di lui: anche nel sociale e nell’ambito culturale, teatro in particolare, ci sono testimonianza della sua partecipazione ad eventi passati rimasti nella mente e nel cuore di molti vicentini.