Il Vicenza cade al Menti all’extratime e saluta la Coppa Italia. Rimini passa il turno
O scavalchi il Rimini o te ne vai. E’ un assunto assodato e da ieri certificato quando si parla di Coppa Italia per il L.R. Vicenza, che saluta la corsa per il trofeo di serie C – conquistato nella stagione 2022/2023 – fermandosi agli Ottavi di finale. La partita secca di ieri sera allo Stadio Menti rappresenta la prima sconfitta stagionale per Rossi e compagni, maturata ai tempi supplementari dopo l’1-1 del 90esimo minuto. Fuori anche il Padova, capolista del girone A in campionato, battuto in casa con identico risultato dal Caldiero Terme, anche in questo caso facendosi rimontare il vantaggio iniziale.
I biancorossi, scesi in campo rimaneggiati ma con determinazione dal 1′, erano passati in vantaggio con Capone su calcio di rigore nel primo tempo, in un Menti semideserto fatta eccezione per il blocco centrale di Curva Sud e qualche presenza in tribuna centrale. Solo un migliaio in tutto o poco più gli spettatori (53 i supporters riminesi), a fronte delle quasi 10 mila presenze a cui si è abituati in campionato. Nella ripresa il pareggio di Cinquegrano, nel primo supplementari il graffio di un ex Lane, Cernigoi, in Veneto nel 2016.
La terza battaglia di coppa in tre anni consecutivi va dunque di nuovo ai romagnoli, che per la seconda volta di fila estromesse l’armata biancorossa. Ancora una volta in un match con molte seconde linee in campo da una parte e dall’altra. L’unica novità, i calci di rigore evitati, a differenza delle precedenti edizioni della “classicissima” di Coppa Italia di serie C. Buone indicazioni dai giovani per lo staff tecnico del Vicenza, con lieta nuova il primo gol ufficiale dell’ultimo arrivo dell’estate, l’atalantino Capone. Nel finale dentro le punte titolari, rimaste però tutte a bocca asciutta nonostante le occasioni multiple da gol.
HIGHLIGHTS E INTERVISTE
Ad affrontare in Puglia l’Altamura nei quarti di finale sarà sempre una squadra biancorossa per colori, ma quelli del Rimini. Mister Stefano Vecchi si è detto soddisfatto a fine partita, per la voglia di riacciuffare il pareggio fino al 120′ e per l’atteggiamento dei calciatori meno impiegati che hanno mostrato qualità e carattere alla prima chiamata in causa. L’allenatore di casa non si è tirato indietro di fronte