Ricavano il rame dai cavi rubati nel garage: individuati e denunciati quattro nomadi
Sono imparentati tra loro e tutti pregiudicati i quattro nomadi intercettati domenica dalla Polizia di Stato a Polegge, frazione di Vicenza, intercettati mentre “lavoravano” su bobine di cavi di rame, da rivendere presumibilmente nel mercato nero. Materiale stipato in un garage e che pare provenga da un furto riuscito in precedenza – e denunciato dai titolari – in una ditta di Fara Vicentino.
Si parla di due/tre quintali sequestrati nel corso del blitz scattato su ordine della Questura di Vicenza e dopo una segnalazione da parte di un cittadino insospettito dai traffici che avvenivano a Polegge. A quanto risultato negli spazi di servizio di alcuni alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Una volta inviata sul posto una delle Volanti di polizia, si è ritenuto utile per motivi di cautela richiedere il supporto anche di Carabinieri e Guardia di Finanza, come spiega un servizio di cronaca pubblicato sul Giornale di Vicenza. Questo allo scopo di evitare che la situazione degenerasse dopo che i soggetti individuati nel garage di un alloggio avevano avvertito familiari e parenti dell’arrivo delle forze dell’ordine. Il blitz intorno alle 15, nelle pertinenze di un condominio popolare dove in ogni caso i “protagonisti” della vicenda di cronaca non risiedono né avrebbero contatti noti.
Il quartetto, trasportato in Questura per le pratiche di rito, ha negato di aver compiuto qualsiasi furto ma allo stesso tempo non avrebbe fornito giustificazioni plausibili riguardo la provenienza dei cavi e del rame. I pregiudicati, facenti parti di una famiglia nomade nota alle cronache ma dei quali non si conoscono al momento le generalità, sono stati denunciati a piede libero per ricettazione. Saranno “tenuti d’occhio” ma, di fatto e fino al processo, ad oggi liberi di proseguire nelle attività illecite fino al prossimo arresto. Il valore stimato della refurtiva presa in consegna si aggira sui 20/25 mila euro.