Siria, continua l’avanzata dei ribelli. Il leader : “Vogliamo rovesciare il regime di Assad”

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La tensione in Siria è altissima. All’indomani della conquista della città di Hama, i ribelli jihadisti stanno proseguendo la loro avanzata verso sud, puntando verso Homs. Secondo quanto riporta l’agenzia statale turca Anadolu, il gruppo sunnita Hayat Tahrir al-Sham e le fazioni alleate contro il regime di Bashar al-Assad hanno preso il controllo del distretto di al-Rastan, città a metà strada tra Hama e Homs, strategica nella marcia verso la capitale Damasco. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, le milizie sono ormai a cinque chilometri da Homs, terza città della Siria, dopo aver preso ormai da una settimana la seconda, Aleppo.

L’Osservatorio siriano dei diritti umani ha riferito che, già nelle prime ore del mattino, il governo ha condotto attacchi aerei contro un ponte autostradale sul fiume Oronte ad al-Rastan, allo scopo di interrompere l’avanzata. Sempre secondo la ong migliaia di civili sarebbero in fuga da Homs.

Il leader di Hayat Tahrir al-Sham, Abu Mohammad al-Jolani, ha affermato – nella prima intervista da anni alla Cnn – che l’obiettivo è di rovesciare il regime di Assad. “È nostro diritto usare tutti i mezzi disponibili per raggiungere tale obiettivo” ha specificato Jolani in una località segreta della Siria, proprio mentre Hts conquistava Hama. “La Siria merita un sistema di governo istituzionale, non uno in cui un singolo sovrano prende decisioni arbitrarie”, ha detto invece il leader di Hts, organizzazione nata dall’ex Fronte al-Nusra legato ad al-Qaeda.

Israele, intanto, continua a bombardare nell’ovest del paese. Durante la notte le forze armate dello Stato ebraico hanno compiuto attacchi aerei al confine con il Libano, nel tentativo di interrompere il contrabbando di armi per Hezbollah.