Salvini annuncia un dossier ‘sulla questione rom’ e scoppia la polemica
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini annuncia un dossier ‘sulla questione rom in Italia’ e dice che gli stranieri irregolari andranno ‘espulsi’, poi la frase che ha sollevato un vespaio di polemiche: ” i rom italiani purtroppo te li devi tenere a casa”.
In serata però una sorta di retromarcia: “Non vogliamo schedare, tuteliamo i bambini, ai quali non è permesso frequentare la scuola regolarmente perché si preferisce introdurli alla delinquenza”. E sottolinea: “vogliamo anche controllare come vengono spesi i milioni di euro che arrivano dai fondi europei”.
Dura la replica dell’Associazione nomadi: “Il ministro dell’Interno sembra non sapere che in Italia un censimento su base etnica non è consentito dalla legge”, afferma Carlo Stasolla, presidente dell’Associazione 21 luglio “Inoltre esistono già dati e numeri su chi vive negli insediamenti formali e informali -continua Stasolla- e i pochi rom irregolari sono apolidi di fatto, quindi non possono essere espulsi.
Le parole di Salvini – inevitabilmente – hanno fatto discutere. A sinistra attaccano evocando la “pulizia etnica”. Nel centro-destra approvano seppur con vari distinguo. “Bene il censimento – dichiara Giorgia Meloni – ma servono piazzole per la sosta”. “Censire non vuol dire marchiare”, precisa dall’europarlamento Elisabetta Gardini, capogruppo di Forza Italia a Bruxelles.
A ricordare che la stragrande maggioranza di Rom sono cittadini comunitari è invece Nicola Fratoianni di LeU. “Ricordo a Salvini che la maggioranza dei Rom sono cittadini comunitari. Quindi sarebbe come schedare i francesi presenti nel nostro Paese” dice, mentre Laura Boldrini (LeU) parla di “disumanità al potere”. Del problema rom si erano già occupati in passato gli ex ministri Giuliano Amato e Roberto Maroni: quest’ultimo aveva anche proposto di prendere le impronte digitali ai bambini rom, ma quella procedura fu bocciata dalla Ue.
La proposta di Salvini di un censimento sui Rom “è aberrante”, dice il segretario reggente del Pd Maurizio Martina.
“Il censimento per razza – tuona Emanuele Fiano, deputato dem – non possiamo permetterlo. In questo Paese lo abbiamo già avuto e allora c’era di mezzo anche la mia famiglia. Le persone si possono dividere per le loro condotte, per il loro comportamento, per le loro scelte, non per la loro nascita. Non è andata a finire bene, 80 anni fa, non riprovateci”.
L’iniziativa di Salvini è stata fortemente criticata in particolare da Paolo Gentiloni. “Ieri i rifugiati, oggi i Rom, domani le pistole per tutti. Quanto è faticoso essere cattivo” scrive su Twitter l’ex premier.
In serata Luigi Di Maio è quindi intervenuto per stoppare il leader leghista. “Mi fa piacere che Salvini abbia smentito qualsiasi ipotesi di schedatura e censimento degli immigrati – ha detto il ministro del Lavoro – perché se una cosa è incostituzionale non si può fare”.