Mattarella agli Stati Generali della Diplomazia: “il diritto d’asilo è nella Costituzione”
A Roma si sono aperti gli Stati Generali della Diplomazia. Ad inaugurare la XVII Conferenza, è stato il capo dello Stato Sergio Mattarella che ha lanciato diversi spunti di riflessione sullo stato attuale della diplomazia. “Divisioni e fratture profonde si moltiplicano. Viene spontaneo chiedersi quale posto abbia la diplomazia in questo contesto”, si chiede Mattarella.
“Viviamo un’epoca di grande incertezza sul fronte internazionale” ha sottolineato Mattarella. “Il mondo, uscito stremato dalla pandemia – che pure aveva dato vita a forme di solidarietà tra Stati che inducevano alla speranza che si riproducessero a livello politico generale – non ha imboccato la strada della collaborazione. Appare, al contrario, segnato dal proliferare di conflitti, da una corsa alla frammentazione, anche economica. Le istituzioni multilaterali faticano ad agire in modo efficace. Minacce transnazionali e non convenzionali, di natura ambientale, energetica, aggravano il quadro”.
Globalità contro emergente nazionalismo. “Siamo di fronte al paradosso di una società globale sempre più interconnessa e interdipendente che attraversa una fase in cui si affacciano nuovamente, con ricette stantie, le sirene del settarismo nazionalistico, etnico, quando non arbitrariamente religioso. Divisioni e fratture profonde si moltiplicano” ha sottolineato il Capo dello Stato.
“Allarme per l’entrata in guerra di altri Stati”. Mattarella ricorda poi le gravi crisi geopolitiche: “La guerra in Ucraina sta per entrare nel suo terzo anno. In oltre 1.000 giorni di conflitto la Federazione Russa ha fatto continuo ricorso a strumenti di morte contro la popolazione ucraina e le infrastrutture civili del Paese. L’ingresso in campo di altri attori che forniscono truppe all’aggressione, allarga il conflitto, suscita allarme anche in aree più remote rispetto al teatro di guerra, alimentando i timori di una deriva fuori controllo”.
Confermato il sostegno dell’Italia a Kiev. “L’Ucraina – ha sottolineato Mattarella – potrà contare sul nostro convinto sostegno militare, economico, diplomatico e umanitario, oltre che sulle garanzie che sono state inserite nell’accordo bilaterale con Kiev. La prospettiva europea è quella che gli Ucraini hanno scelto e su di essa sanno di poter contare sul sostegno dell’Italia”.
Quindi focus sulla Palestina: “il futuro è nella soluzione ‘due popoli-due Stati”. “Perseguire l’obiettivo, ravvicinato, della statualità palestinese significa offrire al popolo della Cisgiordania e di Gaza un traguardo di giustizia e una convincente prospettiva di speranza per il proprio futuro, irrinunziabile condizione anche per una finalmente solida garanzia di sicurezza per Israele. Con analoga tenacia occorrerà accompagnare la definizione dello Stato che sorgerà dalla nuova situazione siriana, sia dal punto di vista politico sia per quel che riguarda le conseguenze umanitarie”.
Mattarella: “il diritto d’asilo è garantito dalla Costituzione”. Per il presidente della Repubblica, i “drammi migratori sono talvolta oggetto di gestioni strumentali da parte di alcuni Stati, per trasformarli in minaccia nei confronti dei vicini, in palese violazione di convenzioni internazionali liberamente sottoscritte”. Ci sono dei “principi definiti dalla Costituzione, agli articoli 10 e 11” e tra questi il “diritto di asilo per lo straniero cui venga impedito nel suo Paese l’esercizio delle libertà democratiche”.