Ue, Zelensky chiede sostegno all’Europa. Oggi l’ultimo Consiglio dell’anno
Un incontro durato tre ore nella residenza del nuovo segretario della Nato, Mark Rutte, per ribadire – ancora una volta – che l’Ucraina da sola non ce l’ha può fare: l’Ucraina ha bisogno dell’Europa per battere la Russia. È quanto andato in scena ieri (18 dicembre) tra i vertici dell’Alleanza e il presidente ucraino Zelensky, il quale ha ricordato che Kiev non è grado di riconquistare Crimea e Donbass. “Un incontro importante e molto sostanzioso” ha commentato Zelensky, che oggi partecipa al Consiglio europeo. All’incontro hanno partecipato il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e altri leader e rappresentanti di Stati europei.
Il vertice, dunque, è stato l’occasione per ricordare che l’Ucraina non può muoversi senza l’aiuto dell’Europa. E che l’Europa deve continuare a sostenere Kiev se vuole ottenere la pace. Zelensky ha fatto la sua solita parte del leader attaccato e coinvolto in qualcosa di grande. Ma allo stesso tempo ha riconosciuto le debolezze della sua nazione che non ha le forze per riconquistare militarmente la Crimea e la parte del Donbass occupate dai russi. “Possiamo contare solo sulla pressione diplomatica della comunità internazionale per costringere Putin a sedersi al tavolo delle trattative” ha detto il numero uno di Kiev. Dal canto suo, il segretario Nato Rutte ha ricordato che “È assolutamente in cima all’agenda la necessità di assicurarsi che il presidente, la sua squadra e l’Ucraina siano nella migliore posizione possibile quando, un giorno, decideranno di iniziare i colloqui di pace”.
Intanto oggi (19 dicembre) va in scena il Consiglio Europeo e a Bruxelles sono arrivati i Ventisette leader si ritrovano per l’ultimo vertice dell’anno. Al centro delle discussioni del Consiglio europeo ci sono tutti i temi di crisi globali, dall’Ucraina al Medio Oriente, la Siria, la Georgia e la Moldova. Non si parlerà di economia. La Ue cerca di prepararsi alla nuova situazione politica con l’insediamento di Trump alla Casa Bianca a gennaio. Proprio l’incertezza sulle mosse concrete che Trump farà a partire dal modo in cui interverrà sul conflitto in Ucraina rende tanto incerto l’atteggiamento dell’Unione europea che, di fatto, non ha una voce unica – e un peso negoziale – nelle crisi aperte.