Migranti: domenica a Bruxelles vertice straordinario a 7
Confermato dal presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, per domenica a Bruxelles un vertice ristretto straordinario e informale sulla gestione dei migranti. Al summit, organizzato in vista del Consiglio Ue del 28 e 29 giugno, parteciperanno i leader di Italia, Francia, Germania, Spagna, Grecia, Bulgaria e Austria. A sorpresa l’Ungheria ha poi annunciato un altro incontro, venerdì a Budapest, al quale interverranno i quattro Paesi ‘ribelli’ di Visegrad (Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria) e anche l’Austria.
Al summit a sette, ci saranno oltre ai capi di Stato e ai premier anche i vertici della Ue dei due governi che stanno per alternarsi alla guida del Consiglio Ue, Bulgaria e Austria e l’incontro servirà per preparare la strada a una soluzione operativa da approvare al Consiglio europeo. Ma sarà anche un modo per confrontarsi sulle proposte e sulle soluzioni avanzate dai Paesi maggiormente coinvolti nella gestione dei flussi in modo che dal prossimo Consiglio europeo si possa uscire con qualcosa di concreto e non con delle semplici dichiarazioni di intenti.
Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini ha ribadito l’unità del governo gialloverde nella gestione di questo dossier e che il premier Giuseppe Conte “sta lavorando benissimo”. “Il problema – ha avvertito – non è litigare tra Stati membri ma usare soldi e uomini dell’Ue per difendere il confine europeo”.
Anche il capo dello Stato Sergio Mattarella in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, pur insistendo sul “dovere” dell’accoglienza, sul principio di “umanità” insito e radicato nella stessa Costituzione italiana e sul rispetto del diritto internazionale, ha lanciato un richiamo alla stessa Europa e alla comunità internazionale perché questo non può essere solo un problema dell’Italia. “La comunità internazionale deve operare con scelte politiche condivise e lungimiranti per gestire un fenomeno che interessa il globo intero – ha avverte il Capo dello Stato -. L’Unione Europea, in particolare, deve saper intervenire nel suo insieme, non delegando solamente ai Paesi di primo ingresso l’onere di affrontare le emergenze”.
“La situazione è diversa, ma i profughi che oggi scappano dalla Siria e dalle altre guerre hanno lo stesso sentimento di paura di chi scappava dalla Germania Est verso l’Ovest”, ha detto invece la cancelliera tedesca Angela Merkel. “La migrazione e l’integrazione sono sfide del nostro tempo e noi abbiamo bisogno di una risposta costruttiva, umana ed europea, bloccando allo stesso tempo gli scafisti e il traffico di esseri umani”, ha aggiunto la Merkel.
Il summit di domenica, sarà preceduto domani, da un altro minivertice trai leader dei Paesi di Visegrad ed il cancelliere austriaco Sebastian Kurz a Budapest. In agenda sempre il dossier migrazione e asilo. Lo ha annunciato Bertalan Havasi, capo ufficio stampa del premier ungherese Viktor Orban.