Torri di Pedescala, dal Governo 150mila euro per salvarle: “Confido anche in altre risorse”
“È un messaggio estremamente positivo quello che arriva dal Governo circa i Torrioni di Pedescala: sono fiducioso e confido ne seguiranno altri”. E’ particolarmente entusiasta il deputato vicentino Erik Pretto, promotore di un’iniziativa che regalerà ai noti Torrioni di guardia alla Valle dell’Astico – in territorio comunale di Cogollo del Cengio a dispetto del nome – un primo pacchetto di risorse utili a consolidarne la struttura.
Due opere di rilevante importanza storica e culturale, che giacciono da tempo in uno stato di totale abbandono, esposte al rischio di crollo. Un patrimonio immenso, testimonianza di una vitalità del territorio sin dall’epoca romana – anche se prudenzialmente la costruzione dei due manufatti viene collocata nel Basso Medioevo: la “Torre Alta”, svettante oltre 15 metri con mura spesse circa 2, e la “Torre Bassa ” o “Torin”, meno imponente ma con perimetri esterni di 9,4 per 26,3 metri. “Negli anni – spiega Pretto – mi ero già interfacciato con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, con la Provincia di Vicenza e con la Regione del Veneto al fine di individuare dei fondi atti al consolidamento statico ed alla valorizzazione di questi manufatti. Su mia iniziativa, attraverso l’Ordine del Giorno A/239 presentato in sede di approvazione della Legge di Bilancio 2025, votata nella serata di ieri alla Camera dei Deputati, ho quindi ritenuto fondamentale chiedere uno stanziamento di 150mila euro per un intervento dedicato alla manutenzione, al consolidamento ed alla messa in sicurezza delle due torri, istanza che è stata accolta dal Governo”.
Un fondo specifico, all’interno della manovra finanziaria, dedicato tra le altre materie, al recupero, alla conservazione e al mantenimento del patrimonio storico, artistico e architettonico del nostro Paese, dal quale si attingerà la suddetta somma: “Sono soddisfatto della sensibilità dimostrata dall’Esecutivo, a riprova dell’attenzione riservata ai territori ed alle loro peculiarità: un inizio, certamente non esaustivo a livello economico, che confido sarà però seguito da altre iniziative da parte di enti locali o, perché no, anche di privati”.