Collaboratori in nero in birreria e slot machines attive fuori orario a Natale e “dintorni”
Fiamme Gialle di Schio attive nei giorni precedenti al Natale in Altovicentino, per una serie di accertamenti ed ispezioni in locali pubblici dei Comuni della zona che hanno portato a emettere sanzioni pecuniarie “pesanti”, per oltre 85 mila euro in una manciata di giorni. Lavoro “nero” e apparecchi videoludico al di fuori delle norme regionali vigenti i due focus dal report della Guardia di Finanza provinciale, con interessate attività di Piovene, Schio, Santorso e Malo.
Proprio all’ombra del Monte Summano, Piovene Rocchette il “salasso” più imponente, dove al locale “Birreria Vecia” gli operatori del 117 hanno individuato quattro figure impiegate in diverse mansioni ma senza alcun contratto di lavoro regolare. Due nel ruolo di cameriere/i ai tavoli, una al bancone e un lavapiatti nel dettaglio.
Nel corso del blitz i finanzieri hanno raccolto elementi utili per provare che tale condotta si portava avanti da tempo, facendo così crescere l’ammontare delle multe da corrispondere alle casse statali, salvo ricorsi che rimangono nel diritto della proprietà del locale pubblico. Si parla di circa 70 mila euro di addebito, con tra le violazioni riscontrate il pagamento dei compensi al personale in denaro contante, pratica non regolare in funzione dell’esigenza della tracciabilità dei pagamenti e dei conseguenti tributi previdenziali.
Un secondo blitz era stato portato a termine nei giorni precedenti all’avvio delle feste in un un bar di Schio, dove la posizione lavorativa di una cameriera è stata messa in esame. A venire contestata l’assenza di preventiva comunicazione obbligatoria di inizio del rapporto di lavoro. L’esercizio pubblico potrebbe incorrere nella sospensione dell’attività, con sanzioni amministrative tra 4.450 e 5.400 euro.
Una ventina invece i dispositivi videoludici a “gettone” che i finanzieri vicentini hanno posto sotto controllo, emettendo una serie di sanzioni nei confronti di titolari di attività diverse al pubblico, per lo più bar gestiti da cittadini cinesi. Si tratta di slot machines accese in orari non consentiti, in base alle leggi di contrasto alla ludopatia imposte dalla regione Veneto. L’ammontare delle multe consta di 500 euro per ciascuna violazione, 10 mila euro il totale che i quattro titolari (un italiano e tre cinesi) dovranno corrispondere a pena di sospensione della licenza commerciale.