Notte di fuoco nell’ex agriturismo: bruciati mezzi agricoli e anche auto e moto d’epoca

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Perdurano dalle 2 e 30 della scorsa notte le operazioni legate all’ emergenza incendio scaturite dalla campagna di a Rosà, nell’area dove sorge un ex agriturismo, per buona parte distrutto da un rogo. I vigili del fuoco giunti da tre sedi vicentine (Bassano in primis per vicinanza territoriale, poi supportati dai colleghi di Vicenza e Schio, più i volontari da Thiene) all’alba di oggi sono ancora al lavoro per la fase di bonifica, dopo lo spegnimento delle fiamme che hanno devastato 400 metri quadrati dell’edificio.

Un’immagine scattata stamattina alle 8 a operazioni di spegnimento concluse

Impossibile per il momento, nelle ore successive al divampare delle fiamme, determinare quale sia stata la causa e da dove provenga l’innesco dell’incendio generalizzato che ha causato danno incalcolabili per ora. Il locale che fino a qualche anno fa ospitava un rustico – con cucina, si tratterebbe dell’ex agriturismo “Arianna” della famiglia Fantinato – aperto al pubblico e immerso nel verde si trova in via del Carmine, nella frazione di di Travettore. Qui siamo in prossimità della Superstrada Pedemontana Veneta e poco lontano dal confine con il Comune di Bassano del Grappa.

Oltre alla struttura dell’edificio e al mobilio interno, sono stati divorati da calore e fuoco anche dei mezzi agricoli – trattori – e una collezione di auto e motociclette d’epoca che si trovavano in custodia all’interno. Anche alcune biciclette sono andate bruciate. Si parla di qualche centinaio di migliaia di euro come valore complessivo di ciò che è andato distrutto. Almeno, come si assicura nel report del comando provinciale del 115, non risultano persone coinvolte: salvo il custode dell’edificio, unico “inquilino” noto.

Le squadre operative dei vigili del fuoco arrivate da Bassano del Grappa, Schio, Vicenza e con i volontari di Thiene con tre autopompe, tre autobotti, l’autoscala per un totale di 17 operatori, quando hanno intrapreso le operazioni di emergenza il rogo aveva aggredito la quasi totalità della struttura. Operazioni rese particolarmente pericolose per la presenza di bombole di Gpl all’interno della struttura.