Gaza, colloqui a Doha: a un passo dall’accordo su tregua e ostaggi
Ore cruciali per il futuro di Gaza. A Doha sarebbero stati compiuti progressi significativi nei colloqui sull’accordo per il rilascio degli ostaggi e una tregua nella Striscia. La svolta sarebbe arrivata nella notte. Lo riferisce Ynet citando Reuters. “I dettagli dell’accordo sono stati concordati e ora si attende una risposta definitiva da parte di Hamas”, riferisce Channel 12.
Il piano è simile allo schema pubblicato a maggio: accordo in tre fasi, che inizierebbe con la liberazione di circa 34 israeliani della ‘lista umanitaria’. Il capo del Comitato per i detenuti palestinesi Fares è in Qatar proprio per presentare la lista dei detenuti di Hamas da rilasciare. Tel Aviv ha inoltre richiesto una zona cuscinetto di circa un chilometro e mezzo lungo il confine di Gaza che rimarrà sotto il controllo israeliano. In precedenza, un’area di 300 metri era stata considerata come zona cuscinetto: sebbene non vi fosse alcuna presenza delle Idf, c’era un accordo secondo cui le truppe avrebbero sparato a coloro che fossero entrati in quel territorio.
Stati Uniti in pressing. Joe Biden ieri ha telefonato al premier israeliano Benjamin Netanyahu. Nel corso del colloquio, secondo quanto riferito dall’ufficio del premier, “il primo ministro ha discusso con il presidente Usa dei progressi nei negoziati per il rilascio dei nostri ostaggi e lo ha aggiornato sul mandato che ha affidato alla squadra di negoziatori a Doha, con l’obiettivo di far avanzare il rilascio degli ostaggi”, si legge.
Netanyahu ha anche espresso gratitudine a Biden e al presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump per gli sforzi compiuti per ottenere il rilascio degli ostaggi. Da parte sua, Biden ha “sottolineato la necessità immediata” di un cessate il fuoco e di un accordo per la liberazione degli ostaggi. Anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha auspicato che si raggiunga presto un accordo per la tregua a Gaza.
Ma intanto continuano i raid israeliani sulla Striscia. Diciannove persone hanno perso la vita a Gaza nelle ultime 24 ore, per un bilancio totale dall’inizio della guerra di 46.584. Lo ha riferito il ministero della Salute gestito da Hamas, precisando che in 15 mesi di conflitto, i feriti sono stati 109.731. L’Idf ha invece riferito di aver effettuato ieri sera attacchi aerei nel Libano orientale e meridionale, prendendo di mira Hezbollah e in particolare le rotte del contrabbando lungo il confine con la Siria.