Il dolore per la scomparsa di “Spazio”, animatore delle notti della movida vicentina
Ha lottato per cinque giorni tra la vita e la morte dopo lo schianto in motorino, ma non è riuscito ad uscire indenne dal coma. Cordoglio in città per la scomparsa di Massimo “Spazio” Campagnolo, di 55 anni, personaggio assai conosciuto nell’ambito della vita notturna vicentina per l’attività di pr e gestore di locali e discoteche in voga negli anni ’90 e 2000. Fatali, per lui, le conseguenze di un incidente nella tarda serata di sabato scorso, dopo lo scontro con una Golf e il successivo violentissimo impatto sull’asfalto. Soccorso sul posto, in via Battiglione Val Leogra a Vicenza, era stato ricoverato in condizioni disperate al S. Bortolo, fino al decesso avvenuto giovedì sera.
“Spazio” era il nomignolo con cui Massimo Campagnolo era particolarmente conosciuto fra i giovani della sua generazione negli anni del boom dei locali notturni a metà tra il pub e la discoteca. Lo spirito libero e la vivacità che lo contraddistinguevano come uomo, nei decenni scorsi lo avevano spinto ad intraprendere attività imprenditoriali lanciando e gestendo locali che hanno segnato la “storia” recente del popolo della notte, l’ultimo dei quali il Jammin, in città. In tanti, in queste ore, stanno esprimendo la propria partecipazione al lutto alla madre, in particolari ex colleghi e amici conosciuti della cerchia di chi dedica la notte al lavoro nel campo del divertimento e intrattenimento: proprietari di locali, dj, camerieri, barman e altri.
Da ricostruire le responsabilità a monte dell’incidente ora mortale avvenuto sabato scorso vicino all’area della dogana, alle 23.30, di fronte ad una stazione di servizio, mentre Campagnolo rientrava nella propria abitazione dopo una serata conviviale trascorsa a casa di amici. L’uomo si dirigeva verso i Pomari, dove risiedeva. Indagato l’automobilista al volante alla Golf, in caso di accertata responsabilità si potrebbe configurare il reato di omicidio stradale. Non sono ancora note le modalità del funerale.