Rabbia e dispiacere per Surya, la cagnolina avvelenata sul sentiero delle Strambane
Surya, un piccolo e affettuoso batuffolo bianco di appena 4 anni, non ce l’ha fatta. La cagnolina, vittima con ogni probabilità della stupidità e dell’indecenza umana, è morta nella serata di ieri, nonostante le cure ricevute in una clinica veterinaria specializzata, in seguito a un’intossicazione da veleno. Quasi sicuramente un topicida, inserito in un bocconcino rivelatosi letale, lasciato lungo il sentiero delle Strambane (percorso Colceresa) di alto valore paesaggistico – e molto frequentato per le passeggiate – di circa un chilometro nel territorio tra Pianezze e Molvena. Lunedì scorso il fatto, poi l’allarme lanciato attraverso numerosi avvisi nei due comuni e l’allerta via social. Utili per scongiurare altri avvelenamenti, ma impotenti di fronte al destino di Surya.
Un fatto che ha toccato da vicino il sindaco di Pianezze, Luca Vendramin, subito informato da Ombretta Ciscato, concittadina e proprietaria della cucciola dal pelo candido, e fra i primi a conoscere, ieri sera, il triste epilogo. “Sono veramente arrabbiato, oltre che dispiaciuto – dice con fermezza – e posso assicurare che non lasceremo nulla di intentato per rintracciare i responsabili. Ho consigliato alla signora che vive qui a Pianezze, pur capendo il momento di dolore, di presentare denuncia contro ignoti appena se la sentirà. Nel frattempo stiamo valutando alcune posizioni, un’indagine ci sarà, lo garantisco”.
Intanto nei giorni scorsi si sono messe in atto tutte le precauzioni possibili, in attesa dei risultati delle analisi su un secondo boccone adulterato, l’unico rinvenuto lungo il percorso (di circa un chilometro) subito dopo il ricovero di Surya. Che, da cucciola di pochi mesi, era stata adottata in Campania dopo una storia di maltrattamenti trovando un amore sconfinato nella nuova famiglia adottiva, nel Vicentino.
“Si tratta dell’unico caso di cui siamo a conoscenza – conferma il sindaco -, probabilmente grazie alla pronta segnalazione della donna che ci ha permesso di avvisare la cittadinanza del pericolo e di effettuare dei sopralluoghi”. In tanti, infatti, si sono recati lungo il percorso immerso nella natura che tra Pianezze e in lunga parte a Molvena, per controllare e bonificare il sentiero. Sindaco compreso, oltre che la proprietaria ritornata sul posto alla ricerca di altre esche e di chiarezza. “Inoltre – continua – abbiamo incaricato un’associazione venatoria convenzionata di effettuare una verifica ambientale, e non sono emersi altri bocconi sospetti oltre a quello consegnato ai laboratori dell’Ulss. Da questo punto di vista siamo tranquilli, anche perchè i cittadini sono attenti”.
L’ipotesi più probabile, alla luce dei sintomi espressi dalla sfortunata cagnolina di appena 4 anni, consiste nell’aver ingoiato delle sostanze topicide occultate in una sorta di dolcetto o polpetta. Veleno presente a quanto pare in quantità ingente nell’impasto, tanto da provocare una catena di emorragie che hanno portato alla morte la bestiola. Un’esca letale per qualsiasi animale. “So che nella clinica hanno provato di tutto per salvarle la vita anche attraverso trasfusioni – aggiunge -, siamo tutti vicini a Ombretta, fra l’altro persona di una sensibilità straordinaria che merita tutta la vicinanza possibile in questo triste frangente, visto il suo servizio umanitario in Tibet”. La donna, infatti, attraverso l’associazione Sidare Onlus sostiene più campagne di aiuto in favore dei bambini del Nepal e dell’India in difficoltà e a favore delle comunità tibetane rifugiate.