Occupazione simbolica all’alba dell’ingresso di VicenzaOro: cinquanta attivisti portati via di peso

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Ha avuto un seguito questa mattina in fiera la manifestazione di ieri (18 gennaio) contro il governo israeliano che si è svolta in modo pacifico in centro a Vicenza in occasione di VicenzaOro e promossa da una cinquanta di realtà dell’area antagonista, pacifista e delle comunità palestinesi venete.
Una cinquantina di attivisti di “Vicenza per la Palestina” e “Altovicentino per la Palestina”, infatti, intorno alle 7 di oggi, 19 gennaio, hanno occupato simbolicamente in modo nonviolento l’ingresso della Fiera dell’oro, “per protestare contro il sistema della vendita dei diamanti e la connessione tra espositori e Israele nel finanziamento dell’esercito israeliano: un budget questo che si aggira sui 30miliardi di euro all’anno” dicono gli organizzatori, che si son dati le stesse parole d’ordine di ieri.
Gli attivisti e le attiviste si sono seduti davanti all’ingresso principale, bloccandone gli accessi e gridando slogan come: “Vicenza sa da che parte stare, Palestina libera dal fiume al mare” e “Fuori i sionisti da Vicenza”. Alle 8,30 è iniziato lo sgombero da parte delle forze dell’ordine, durato circa mezz’ora, a cui le manifestanti hanno opposto resistenza passiva: sono stati portati via di peso dagli agenti, che hanno così liberato l’ingresso.

La polemica politica

Sulla manifestazione di ieri si accende intanto la polemica politica, innescata da Francesco Rucco, ex sindaco di Vicenza ed esponente di Fratelli in Italia in odore di candidatura alla prossime elezioni regionali. “Non abbiamo ancora finito di ascoltare le note trionfalistiche con cui il sindaco Possamai e il prefetto hanno annunciato il famoso Patto per la Sicurezza, tra squilli di trombe e voli di farfalle -afferma Rucco –  che ci ritroviamo con la parte ovest della città bloccata per una manifestazione organizzata dai centri sociali e dalla sinistra antagonista. Un sabato pomeriggio paralizzato per soddisfare la parte più estrema e radicale che supporta il centrosinistra a Vicenza, quella che evidentemente ogni tanto deve essere accontentata con queste ‘carnevalate’ ”.
“Quanto accaduto oggi – prosegue Rucco – è l’ennesima conferma che la sicurezza promessa da Possamai è finta, esattamente come tutto il racconto della sua amministrazione. È solo un film, proiettato ora sulla Basilica Palladiana, ora sulla stampa locale con il miraggio dei Patti per la Sicurezza. Poi, alla luce del giorno, la Basilica torna quella di sempre e i Patti per la Sicurezza si rivelano per quello che sono: chiacchiere vuote. Oppure no, forse Possamai parlava davvero della sicurezza dei centri sociali, perché quella è l’unica che sembra garantire con puntualità”, conclude Rucco.