Vertice Ue sui migranti all’insegna dello scontro tra Italia da un lato, Francia e Spagna dall’altro
Si apre oggi a Bruxelles il vertice Ue sui migranti, con una viglia fatta di veleni e accuse. Il presidente francese Emmanuel Macron, ha infatti lanciato un affondo che sembrava diretto al vicepremier leghista italiano Matteo Salvini. “Bisogna essere chiari e guardare le cifre – ha dichiarato Macron – l’Italia non sta vivendo una crisi migratoria come c’era fino all’anno scorso. Chi lo dice, dice una bugia”. “Una crisi politica”, ha poi aggiunto, è provocata da “estremisti che giocano sulle paure. Ma non bisogna cedere nulla allo spirito di manipolazione”. Parlava di Salvini? Quel che è certo è che il ministro dell’Interno italiano si è sentito talmente punto sul vivo dal dare “dell’arrogante” al presidente francese.
A stretto giro la replica di Salvini: “Seicentocinquantamila sbarchi in 4 anni, 430mila domande presentate in Italia, 170mila presunti profughi a oggi ospitati in alberghi, caserme e appartamenti per una spesa superiore a 5 miliardi. Se per l’arrogante presidente Macron questo non è un problema, lo invitiamo a dimostrare la generosità con i fatti aprendo i tanti porti francesi e smettendo di respingere donne, bambini e uomini a Ventimiglia”.
E Luigi Di Maio rincara la dose: “In Italia l’emergenza immigrazione esiste eccome ed è alimentata anche dalla Francia con i continui respingimenti alla frontiera. Macron sta candidando il suo Paese a diventare il nemico numero uno dell’Italia su questa emergenza, il popolo francese è sempre stato solidale e amico degli italiani. Ascolti loro, non chi fa soldi sulla pelle di quelle persone”.
Alla Francia si è accodato in serata il neo premier spagnolo Pedro Sanchez che ha sostituito lo sfiduciato Mariano Rajoy. Sanchez, intervistato da El Pais, dà manforte a Macron e alza ancora i toni: “Ci sono governi, come quello italiano, che fanno un discorso anti-europeo e dove l’egoismo nazionale è più diffuso”. Poi dichiara: “Ciò ha anche a che fare con la precedente mancanza di solidarietà da parte dell’Ue con un Paese che ospita mezzo milione di esseri umani che provengono dalle coste della Libia”, che sottolinea che “il modo migliore per combattere l’eurofobia è una maggiore integrazione”. La Spagna non sarà insensibile alle tragedie umane ma è evidente che “non può dare da sola una risposta”.
Francia e Spagna proporranno al vertice europeo sui migranti l’istituzione di “centri chiusi” sul territorio europeo“nei paesi di primo sbarco”, ha annunciato Macron. I centri, ha spiegato Macron, dovrebbero avere “mezzi europei che consentano una solidarietà finanziaria immediata, un’istruzione rapida dei dossier, una solidarietà europea in base alla quale ogni paese prenda in modo organizzato le persone che hanno diritto all’asilo”.