Caos treni, informativa alla Camera di Salvini: “Escalation preoccupante contro Fs”

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Matteo Salvini nel corso di un’informativa alla Camera è tornato a parlare del caos treni e della serie di inconvenienti ferroviari che si sono verificati di recente.

Il ministro dei Trasporti parla di “un’escalation preoccupante” di episodi contro il Gruppo Fs, che “non abbiamo mai voluto evidenziare in attesa di raccogliere informazioni più precise”. “Lo ribadì – ha ricordato Salvini– anche un altro premier, nel 2014, affermando che è in atto un’operazione di sabotaggio contro le ferrovie, è evidente”. “Abbiamo un quadro di incendi dolosi, esplosioni, guasti, rotture e problemi elettrici”. “Guarda un po’ la coincidenza – ha rimarcato il leader della Lega – dopo le pubbliche denunce e gli esposti non si sono più verificati. Tanto che la circolazione è tornata regolare con rarissime eccezioni in gran parte dovute al maltempo”.

Salvini promette: “Faremo di tutto per garantire trasporti sempre più efficienti e sicuri”. Poi esprime il suo sostegno alle Ferrovie dello Stato e alle forze dell’ordine che “non meritano le troppe polemiche e insinuazioni”.

Salvini: “ho le spalle larghe”. “Come dimostra il processo Open Arms, ho le spalle larghe e non mi fermo se penso di essere nel giusto. Sto lavorando per il bene dell’Italia e degli italiani. Anche tra le opposizioni c’è chi lavora costruttivamente per un’Italia migliore, e vi garantisco che anche nei prossimi tre anni ci impegneremo con la passione e la dedizione che il nostro straordinario Paese merita”, ha quindi sottolineato il vicepremier e ministro dei trasporti.

Il ministro punta il dito contro gli scioperi: “nel 2024 il settore dei trasporti ne ha registrato 626”. “Più di uno al giorno”, ha sottolineato il vicepremier. “E anche per questo, in più di un’occasione, sono intervenuto con lo strumento della precettazione. La tutela dei viaggiatori è e sarà sempre una priorità. Se ne faccia una ragione chi invoca rivolte sociali e chi ha già proclamato l’ennesimo sciopero il prossimo weekend”.

Nella stessa aula arriva la dura replica di Elly Schlein. La segretaria del Pd ha definito le parole di Salvini un “alibi” per scaricare le sue responsabilità. “Oggi Matteo Salvini viene a evocare il sabotaggio con una denuncia pubblica a cui corrispondono pochi riscontri. Gli atti vandalici sono diminuiti del 42% mentre il ministro avrebbe dovuto programmare e prevenire i disagi”, ha detto la leader dem, che poi accusa il governo Meloni di paralizzare l’Italia e Salvini di lavorare solo per tornare al Viminale. “Le ferrovie si sono scusate. Ma la nostra domanda è: quand’è che si scusa lei con gli italiani Ministro? Quand’è che si scusa Giorgia Meloni per i disagi ai lavoratori, alle lavoratrici, agli studenti che ogni giorno fate viaggiare con un’ora di ritardo almeno?”, si chiede poi la Schlein.