Patteggia il “prof” che aveva una relazione con la studentessa quindicenne
Si chiuderà il 5 luglio prossimo con il patteggiamento di una pena (probabilmente) a due anni di reclusione la vicenda della relazione del professore del Liceo Martini di Schio, Francesco Di Luccio, con una sua studentessa quindicenne.
Quando emersero i fatti nel marzo scorso, suffragati da prove video e audio della guardia di finanza, a Schio ci fu molto scalpore e una suddivisione fra innocentisti e colpevolisti. Di Luccio – 46enne di Torrebelvicino, sposato e con un figlio, professore di ruolo di scienze naturali, molto stimato nel liceo scledense – era stato arrestato, rimanendo in prigione per tre settimane, finchè, dopo l’ammissione delle sue colpe, fu posto dal giudice ai domiciliari nella sua abitazione di Torrebelvicino, dove si trova tuttora.
I suoi avvocati – Giovanni Caruso e Monica Cornaviera di Padova – hanno depositato nei giorni scorsi l’istanza concordata con il sostituto procuratore Maria Elena Pinna, per ottenere il patteggiamento per l’accusa di “atti sessuali con minorenne“, per quella relazione affettiva che, seppur la ragazzina fosse consenziente, è vietata dalla legge. L’uomo negli interrogatori ha ammesso le sue responsabilità, manifestando pentimento e ha già risarcito la ragazza (difesa dall’avvocato Silvia De Biasi) con 20 mila euro, cosa che dovrebbe permettergli di ottenere lo sconto di un terzo della pena. All’uomo sarà applicata anche la misura interdittiva della sospensione dall’insegnamento.