Covid-19, la Cia: pandemia causata dalla fuga di virus da laboratorio

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Fuga di un virus dal laboratorio. E’ la conclusione a cui è arrivata la Cia nelle indagini sull’origine della pandemia di Covid-19, che nel mondo ha ucciso oltre 7 milioni di persone.

Secondo un portavoce della Central Intelligence Agency, sulla base delle segnalazioni disponibili la Cia valuta con scarsa fiducia che un’origine della pandemia di Covid-19 correlata alla ricerca sia più probabile di un’origine naturale. La Cia continua a valutare come plausibili sia gli scenari di origine correlata alla ricerca che quelli di origine naturale della pandemia di Covid-19”, ha aggiunto il portavoce, evidenziando che l’agenzia ha “scarsa fiducia in questo giudizio e continuerà a valutare qualsiasi nuova segnalazione di intelligence o informazione rilevante”.

Nella nota, viene spiegato come “la scoperta non è il risultato di nuove informazioni e il rapporto è stato completato per volere dell’amministrazione Biden e dell’ex direttore della Cia William Burns. È stato declassificato e rilasciato sabato su ordine del presidente Donald Trump. Il risultato suggerisce che l’agenzia ritiene che la totalità delle prove renda più probabile un’origine di laboratorio rispetto a un’origine naturale. Ma la valutazione da parte della stessa Cia assegna un basso grado di fiducia a questa conclusione, suggerendo che le prove sono carenti, inconcludenti o contraddittorie”.

Un passo indietro, dopo che per anni la Cia aveva sostenuto che non fosse chiaro se la pandemia di Covid fosse emersa dall’esposizione umana a un animale infetto o da un evento in un laboratorio di ricerca in Cina. Secondo l’Fbi ed il Dipartimento dell’Energia, invece, era probabile che il virus fosse il risultato di una fuga di laboratorio.