Medioriente, Netanyahu vola a Washington per incontrare Trump

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Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu inizierà domani, lunedì 3 febbraio, a Washington, i colloqui sulla seconda fase del cessate il fuoco di Gaza: lo fa sapere il suo ufficio all’indomani del quarto scambio tra ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi previsto dagli accordi per il cessate il fuoco.
Netanyahu è partito oggi e martedì incontrerà Trump, con cui discuterà di Gaza, degli ostaggi e di “affrontare tutti gli elementi dell’asse iraniano”. Il premier israeliano sarà il primo leader straniero ospitato dal presidente degli Stati Uniti alla Casa Bianca nella sua seconda amministrazione.
“Le decisioni che abbiamo preso durante la guerra hanno già cambiato il volto del Medio Oriente. Le nostre decisioni e il coraggio dei nostri soldati hanno ridisegnato la mappa. Ma credo che lavorando a stretto contatto con il presidente Trump, possiamo ridisegnarla ancora di più e in meglio”, ha dichiarato Netanyahu prima di salire sull’aereo di Stato. Netanyahu ha sottolineando che il fatto di essere il primo leader straniero a incontrare Trump alla Casa Bianca è “una testimonianza della forza dell’alleanza israelo-americana. È anche una testimonianza della forza della nostra amicizia personale”.
Domani Netanyahu inizierà invece i colloqui sulla seconda fase del cessate il fuoco a Gaza, ha reso noto il suo ufficio in un comunicato. Il premier “ha parlato con l’inviato speciale del Presidente degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Steve Witkoff. I due hanno concordato che i negoziati sulla seconda fase dell’accordo sugli ostaggi inizieranno quando si incontreranno a Washington lunedì prossimo”, si legge.
Si prevede che la seconda fase riguarderà il rilascio dei prigionieri rimanenti e includerà discussioni su una prospettiva di pace permanente, a cui però diversi membri del governo di Netanyahu si oppongono.