Trump Jr a caccia di uccelli (protetti) in Laguna. Scatta la denuncia ai Carabinieri Forestali
S’infuoca la polemica intorno a un video pubblicato di recente – ma che risalirebbe al mese di dicembre – che ritrae il rampollo del presidente degli Stati Uniti, Donald John Trump Junior, approdato in Veneto e più precisamente in Laguna andare a caccia come si vede nella clip. Una passione ben nota, quella venatoria, praticata nel corso di un viaggio in Italia passato in sordina per l’americano, ma che gli sarebbe costata già una sfilza di denunce. Con inoltre l’accusa pesante di aver battuto un volatile protetto di una specie a rischio estinzione.
A renderlo noto è l’agenzia Ansa, a rincarare la dose è oggi il consigliere regionale in quota di minoranza Andrea Zanoni (Verdi), a cui si accoda Erika Baldin, di Movimento 5 Stelle. Sono loro a spiegare quante e quali leggi ha infranto il figlio del miliardario-presidente Usa nel corso del “giro in barca” tra Campagna Lupia e la Laguna di un mese e mezzo fa. Proprio Zanoni avrebbe presentato la denuncia ai Carabinieri Forestali, mentre Baldin si è occupata di rendere nota la vicenda con una dichiarazione alla stampa.
“Quello che è accaduto nelle valli lagunari è inaudito poiché non solo il figlio del presidente degli Stati Uniti ha infranto la legge che vieta la caccia alle persone non residenti, ma si è anche recato a cacciare in una zona protetta e, tra le altre specie, ha abbattuto un esemplare di casarca in via d’estinzione. Tutto ciò è intollerabile e non può passare in cavalleria”. E’ sempre la capogruppo del M5S Consiglio regionale Erika Baldin, tramite una nota, a chiedere “al presidente della Giunta Zaia un passo ufficiale sulla questione: invito quindi il presidente a farsi interprete dello sdegno collettivo per l’accaduto inviando per il tramite della Presidenza del Consiglio dei Ministri una nota ufficiale di censura alla nuova reggenza americana. Le regole esistenti valgono per tutte e tutti, e non possono essere calpestate impunemente dal primo venuto. Confido nella solerzia della magistratura: chi ha considerato la Laguna una propria riserva di caccia personale deve pagare”.
Nella notizia riportata da Ansa, si cita l’azienda faunistica Pirerimpiè di Campagna Lupia, meta di un gruppo di cacciatori nelle scorse settimane tra i quali il primogenito dei cinque figli del 78enne neopresidente statunitense, al secondo mandato presidenziale da poco inaugurato.