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Cinque operai di una ditta in subappalto si trovano da questa mattina alle 9 su alcune gru a trenta metri di altezza all’interno del cantiere del Villaggio Americano nell’area di via Zamenhoff a Vicenza: tutti di origine maghrebina, chiedono che gli siano pagati gli stipendi arretrati, in quanto non vedono un euro da tre mesi.
Sono cinque dei 12 dipendenti della ditta World Scarl, terzo anello di una catena di subappalti che ha come capofila il Gruppo Icm della famiglia Maltauro, titolare del cantiere nella zona est di Vicenza. L’azienda vicentina ha appaltato alcuni lavori ad un’altra ditta, la Plen, che a sua volta li ha dati in subappalto alla World Scarl.
“L’assurdo è che per un bel po’ – spiega Riccardo Martin di Fillea-Cgil Vicenza – sotto le gru il cantiere ha continuato ad essere operativo”. Sul posto sono presenti la Digos della Questura di Vicenza, i vigili del fuoco e i tecnici dello Spisal dell’Ulss 8 Berica.
“Non so cosa aspettino ad intervenire, vogliono che ci scappi il morto? Questo – aggiunge Martin – è quello che succede nei cantieri con i subappalti a cascata: non si ha certezza degli stipendi, anche quando la capofila salda comunque le fatture. L’anno scorso qui era successa una cosa simile e la Icm aveva pagato gli arretrati per conto dei subappaltanti. Ora pare che il subappalto intermedio abbia problemi economici e, nonostante abbia ricevuto un pagamento da Icm, non ha a sua volta pagato il suo subappaltante. Gli operai già ieri erano entrati in mobilitazione salendo sulle gru, per poi scendere. Questa mattina lo hanno rifatto. La Prefettura ci ha dato disponibilità all’attivazione di un tavolo, al quale noi chiediamo sia presente anche la stessa Icm capofila”.